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Polinori (Lipu), Nature City Challenge, si può aiutare la biodiversità anche a livello individuale

(24 Aprile 2025)

Roma – “Gli uccelli sono importantissimi indicatori ambientali, e generalmente costituiscono il primo esempio di biodiversità con cui gli abitanti della città entrano in contatto. A livello individuale ci sono diversi atteggiamenti che possiamo adottare per preservare queste specie”. A spiegarlo all’AGI Alessandro Polinori, presidente della Lega italiana protezione degli uccelli (Lipu), in occasione della promozione dell’evento City Nature Challenge (CNC). L’iniziativa prevede il coinvolgimento attivo della popolazione in un progetto di citizen science, attraverso una gara internazionale tra centinaia di città in tutto il mondo per documentare la biodiversità e diffondere la cultura della tutela dell’ambiente, con il coordinamento dell’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL. “Roma – dichiara Polinori – è la capitale europea con il maggior numero di coppie di falchi. Credo sia un dato interessante soprattutto in ottica di iniziative come questa, che contribuiscono non solo a coinvolgere la popolazione generale, ma anche a fornire una fotografia della situazione della biodiversità”. L’esperto spiega che anche a livello individuale è possibile contribuire a salvaguardare il ricco patrimonio di specie ornitologiche che popolano il territorio. “Anzitutto – afferma – non dobbiamo nutrire gli uccelli, e soprattutto non dobbiamo fornire pane, che per loro è deleterio. Al massimo, in inverno, possiamo aiutare i piccoli passeriformi con cibi adatti, come semi e mangimi specifici. In aggiunta, dobbiamo rispettare i nidi: alcune specie migrano verso l’Africa, ma quando tornano si recano sugli stessi nidi, quindi non dobbiamo rimuoverli. Parliamo di specie che sono importantissime anche per il nostro benessere: si pensi che una famiglia di rondini, di rondoni o balestrucci durante l’estate mangia centinaia di zanzare. Possiamo mettere una vasca con dell’acqua fresca per aiutare questi splendidi animali a far fronte ai periodi più caldi. In giardino potremmo piantare specie autoctone, tipiche dei nostri territori che offrano fiori utili per gli insetti, o bacche per gli uccelli. Con questi piccoli accorgimenti è possibile contribuire alla salvaguardia della biodiversità”. Nell’ambito del City Nature Challenge, tra il 25 e il 28 aprile, i partecipanti dovranno monitorare la biodiversità attraverso l’app iNaturalist. Per gli ecosistemi terrestri saranno coinvolte zone a vegetazione tipicamente mediterranea come la Riserva Presidenziale di Castelporziano, o le oasi LIPU di Ostia e Castel di Guido, gli ambienti collinari ben rappresentati dalla Riserva di Monte Catillo e dal Monte Soratte, fino ad ambienti montani presenti dentro i confini della città metropolitana di Roma come quelli inclusi nei parchi dei Monti Lucretili e Simbruini. L’iniziativa coinvolge però anche ambienti marini e habitat ipogei. “Qui a Castelporziano – conclude Polinori – ci sono più di 600 forme di vita censite, è uno dei siti più importanti di Europa in questo senso. Dobbiamo imparare a convivere con la biodiversità che caratterizza il paese. Abbiamo la responsabilità di tutelare il mondo che ci circonda, e tutto può partire proprio dagli uccelli, che ci raccontano molto del luogo in cui viviamo”.(30Science.com)

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