Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Nuovo sistema traccia le località dove l’eolico offshore sarà più accettato dalla popolazione

(5 Marzo 2025)

Roma – Grazie a un nuovo sistema di mappatura sarà possibile individuare le aree più adatte all’installazione di parchi eolici offshore, non solo dal punto di vista tecnico-economico, ma anche per quel che riguarda il consenso della popolazione alla costruzione di questi impianti. È quanto emerge da uno studio guidato dalla Carnegie Mellon University e pubblicato su PNAS Nexus. Per testare il loro approccio gli autori si sono concentrati sulle coste degli Stati Uniti. Hanno condotto un’analisi spaziale multicriteriale considerando sia gli impatti tecno-economici che socio-ambientali, includendo un’ampia gamma di possibili preoccupazioni da parte dei cittadini, come impatti visivi, sulla pesca, sulla vita marina e sul traffico navale. Ne è emerso che delle ubicazioni proposte per parchi eolici offshore, il 58 per cento è idoneo da un punto di vista tecnico-economico, ma solo il 18 per cento dei siti è idoneo dal punto di vista di accettazione sociale e di impatto ambientale. Sulla costa orientale le aree adatte secondo entrambi i profili potrebbero portare allo sviluppo di impianti per 600 gigawatt di potenza (GW). Mentre invece sulla costa occidentale gli impianti accettabili non supererebbero i 5 GW. Infine gli autori hanno scoperto che sebbene gli sviluppatori si stiano concentrando su progetti sempre più grandi, quelli più piccoli potrebbero avere meno problemi da un punto di vista di impatto sociale e ambientale. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla