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Scoperto ossigeno nella galassia più lontana conosciuta

(21 Marzo 2025)

Roma –  Nella galassia JADES-GS-z14-0 sono presenti tracce di ossigeno. A individuarle due diversi team di astronomi, che hanno pubblicato i loro risultati sul e The Astrophysical Journal e sulla rivista Astronomy & Astrophysics. Il primo lavoro, condotto dagli scienziati dell’Osservatorio di Leida, nei Paesi Bassi, ha utilizzato i dati raccolti dall’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA). I ricercatori hanno analizzato le informazioni relative alla galassia JADES-GS-z14-0, scoperta lo scorso anno e considerata la più distante mai osservata, a 13,4 miliardi di anni luce dalla Terra. Ciò implica che la vediamo come appariva quando l’Universo aveva meno di 300 milioni di anni. La rilevazione suggerisce che la galassia potrebbe essere chimicamente molto più matura di quanto previsto. “I nostri dati – osserva Sander Schouws, autore principale dell’articolo – mostrano che la galassia si è evoluta e sta maturando rapidamente. Questo lavoro si aggiunge al corpus di evidenze che mostrano come la formazione delle galassie avvenga molto più velocemente di quanto ipotizzato fino a pochi anni fa”. Inizialmente, spiegano gli esperti, le galassie sono piene di stelle giovani, ricche di elementi leggeri, come idrogeno ed elio. Con il passare del tempo, appaiono elementi pesanti, come l’ossigeno, che vengono dispersi nel cosmo dopo la morte delle stelle. “Non ci aspettavamo elementi pesanti quando l’Universo aveva solo 300 milioni di anni – sottolinea Stefano Carniani, della Scuola Normale Superiore di Pisa, Italia, e autore principale della pubblicazione apparsa su Astronomy & Astrophysics – i risultati sollevano interrogativi inaspettati”. Nel secondo paper, gli scienziati della Scuola Normale Superiore di Pisa hanno ottenuto misurazioni accurate di JADES-GS-z14-0, e della sua distanza dalla Terra, con un indice di incertezza dello lo 0,005 percento. “Sono rimasto molto sorpreso da questa rilevazione – conclude Gergö Popping, un astronomo dell’ESO presso l’European ALMA Regional Centre che non ha preso parte agli studi – i risultati dei due studi suggeriscono che le galassie possono formarsi più rapidamente di quanto si pensasse in precedenza. Questo risultato dimostra l’importante ruolo svolto da ALMA nello svelare le condizioni in cui si sono formati i primi elementi cosmici nell’Universo primordiale”.(30Science.com)

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