Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Veicoli elettrici, la posizione dei punti di ricarica favorisce i più ricchi

(27 Febbraio 2025)

Roma – La posizione dei punti di ricarica pubblici per i veicoli elettrici, è più in linea con le necessità quotidiane delle persone maggiormente abbiente che di quelle più svataggiate. È quanto emerge da uno studio guidato dal ricercatore Xinwu Qian della Rice University e pubblicato su Transportation Research Part D: Transport and Environment. Gli autori hanno analizzato i dati di oltre 28.000 stazioni di ricarica pubbliche e 5,5 milioni di punti di interesse in 20 città degli Stati Uniti. I risultati sono stati netti: il reddito, piuttosto che la vicinanza, è stato il fattore dominante nel determinare chi trae i maggiori benefici dall’infrastruttura pubblica per veicoli elettrici. Gli individui più ricchi avevano maggiori probabilità di trovare una stazione di ricarica nei luoghi che frequentano e avevano anche la flessibilità di trascorrere del tempo in quei luoghi mentre ricaricavano i loro veicoli. Nel frattempo, le comunità a basso reddito hanno faticato a integrare la ricarica pubblica nelle loro routine a causa di un problema aggravato di tempi di permanenza più brevi e minore allineamento con le attività quotidiane. “Le decisioni di ricarica sono profondamente personali”, ha affermato Qian. “Le persone si affidano all’intuizione e all’abitudine quando scelgono una stazione, spesso senza rendersi conto delle più ampie implicazioni sociali ed economiche delle loro scelte”. Qian traccia un inquietante paragone tra l’attuale infrastruttura di ricarica e il sistema autostradale interstatale costruito decenni fa. “Le autostrade interstatali sono state progettate per collegare le città, ma ci sono molti studi e prove che suggeriscono che hanno anche finito per dividere le comunità e privare alcuni quartieri di opportunità”, ha affermato Qian. “Stiamo assistendo a un modello simile emergente con le stazioni di ricarica per veicoli elettrici, dove le strategie di distribuzione favoriscono determinati stili di vita e ne lasciano indietro altri”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla