Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Scienziati chiedono all’UE di includere la cattura della CO2 nel mercato del carbonio

(21 Febbraio 2025)

Roma – L’Unione Europea dovrebbe includere nel suo mercato della CO2 anche le misure di rimozione permanente del carbonio dall’atmosfera, non appena ci sarà un sistema che ne garantisca l’affidabilità. Questo secondo gli esperti del Comitato scientifico consultivo europeo sui cambiamenti climatici, citati da Bloomberg. Il Comitato scientifico consultivo europeo sui cambiamenti climatici ha affermato che l’UE dovrebbe prendere in considerazione tale mossa quando rivedrà il suo sistema di scambio delle emissioni. Attualmente l’ETS, il mercato europeo del carbonio, stabilisce un prezzo solo per ogni tonnellata di CO2 prodotta dall’industria e non include le rimozioni. “Qualunque cosa facciamo – ha affermato Ottmar Edenhofer, presidente del comitato consultivo che formula raccomandazioni per l’UE – dobbiamo migliorare i pozzi di carbonio e la tariffazione delle emissioni. Premiare l’assorbimento e lo stoccaggio di carbonio è fondamentale e raccomandiamo un’integrazione progressiva di queste operazioni nell’ETS dell’UE”. L’inserimento delle rimozioni di carbonio nell’ETS è ampiamente pubblicizzato come un modo per rendere le tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2 (CCS) economicamente sostenibile e gli scienziati affermano che aspirare CO2 dall’atmosfera sarà fondamentale per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica e persino per raggiungere emissioni nette negative. Ciò consentirebbe teoricamente al mondo di tornare al di sotto degli obiettivi chiave di riscaldamento globale in caso di superamento. La Commissione Europea dovrebbe entro la fine di marzo proporre ufficialmente di ridurre le emissioni del 90 per cento entro il 2040, e un massiccio ampliamento del CCS è visto come essenziale per raggiungere questo obiettivo. Ma la controversa tecnologia è ancora agli inizi e deve ancora essere dimostrata su una scala sufficientemente ampia da contribuire in modo significativo ad affrontare il cambiamento climatico. Gli scienziati del comitato consultivo tracciano una distinzione tra le cosiddette soluzioni di rimozione temporanee, come piantare più alberi (che potrebbero sequestrare CO2 solo per decenni), e quelle permanenti, come il CCS, che in teoria può immagazzinare carbonio per migliaia di anni. Mentre le soluzioni permanenti potrebbero essere integrate nel mercato del carbonio dell’UE, quelle temporanee dovrebbero cercare fonti di finanziamento separate, secondo i consulenti scientifici. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla