Gianmarco Pondrano d'Altavilla

I rifiuti marini sulle coste dell’UE sono diminuiti di quasi un terzo

(6 Febbraio 2025)

Roma – La quantità di macrorifiuti marini (oggetti più grandi di 2,5 cm) lungo le coste dell’UE è diminuita del 29 per cento nell’intervallo tra il periodo 2015/2016 e il periodo 2020/2021. È quanto emerge dal rapporto EU Coastline Macro Litter Trend divulgato dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea. Sulle coste dell’UE, la plastica monouso è stata ridotta del 40 per cento. Gli articoli legati alla pesca sono diminuiti del 20 per cento e le buste di plastica sono diminuite del 20 per cento. Questo scenario è il risultato di sforzi multilaterali, nazionali, regionali e dei cittadini innescati dalla direttiva quadro sulla strategia marina, secondo gli autori del rapporto. Tuttavia, questa notizia incoraggiante non consente di abbassare la guardia. I valori mediani della quantità totale di macrorifiuti marini costieri in molte regioni europee rimangono elevati e superano il valore soglia concordato (20 elementi per 100 m) per i macrorifiuti costieri. La media europea nel 2020-2021 era di 203 elementi per 100 m. I rifiuti marini sono un problema globale in quanto hanno effetti negativi sulla salute dei nostri oceani e della vita marina. Inoltre, i rifiuti marini possono anche rappresentare una minaccia e un rischio per la salute e il benessere umano, con la capacità di avere un impatto negativo su settori economici come il turismo e la pesca.(30Science.com)

 

Gianmarco Pondrano d'Altavilla