Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Legionella: cos’è il batterio responsabile della chiusura del sito del ministero Ambiente

(11 Febbraio 2025)

Roma – La sede del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di Via Cristoforo Colombo, a Roma, è stata chiusa per disinfezione dopo che nei controlli su alcune reti idriche sono stati trovati valori di legionella che richiedevano un intervento. La Malattia del Legionario, nota anche come legionellosi, è un’infezione che colpisce i polmoni ed è provocata dal batterio Legionella pneumophila. Questo genere di batteri è stato chiamato Legionella nel 1976, in seguito a un’epidemia verificatasi durante un raduno della Legione Americana presso il Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia. In quell’episodio, 221 persone svilupparono una forma sconosciuta di polmonite e 34 di loro persero la vita. Le indagini identificarono come origine del contagio il sistema di condizionamento dell’aria dell’hotel. Secondo l’Isituto Superiore di Sanità (ISS): “La legionellosi è causata nel 90 per cento dei casi dal batterio Legionella, del quale sono state identificate più di 60 specie diverse suddivise in 71 sierotipi. Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali: acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, fanghi, ecc. Da questi ambienti raggiungono quelli artificiali, come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana. La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contenente Legionella, oppure di particelle derivate per essiccamento. Le goccioline si possono formare sia spruzzando l’acqua che facendo gorgogliare aria in essa, o per impatto su superfici solide. Sono stati inoltre segnalati in letteratura casi di legionellosi acquisita attraverso ferita”. La legionellosi si manifesta in due forme distinte: Malattia del Legionario, che si manifesta come una polmonite acuta e rappresenta la forma più grave dell’infezione. Febbre di Pontiac, una variante più lieve, priva di complicanze polmonari. La Malattia del Legionario ha un periodo di incubazione che varia tra 2 e 10 giorni (in media 5-6 giorni) e si manifesta come una polmonite infettiva, eventualmente accompagnata da sintomi extrapolmonari. La febbre di Pontiac, invece, ha un’incubazione più breve (24-48 ore) e si presenta con sintomi simil-influenzali acuti, senza coinvolgimento dei polmoni, risolvendosi spontaneamente entro 2-5 giorni. I primi sintomi includono malessere generale, dolori muscolari e mal di testa, seguiti da febbre, che può essere accompagnata da tosse e arrossamento della gola. In alcuni casi, possono comparire anche diarrea, nausea e lievi disturbi neurologici come vertigini o sensibilità alla luce. Il tasso di mortalità legato alla Legionella varia in base a diversi fattori, tra cui la gravità della malattia, l’adeguatezza del trattamento antibiotico, il contesto in cui è avvenuto il contagio e le condizioni preesistenti del paziente. Nei soggetti immunodepressi non trattati, la mortalità può raggiungere il 40-80 per cento, mentre scende al 5-30 per cento con un trattamento adeguato. In generale, la letalità della legionellosi si attesta tra il 5 per cento e il 10 per cento. Quanto a trattamento e prevenzione, spiega l’ISS: “Gli antibiotici da utilizzare sono i chinoloni, i macrolidi e, con minor efficienza, le tetracicline. La prevenzione delle infezioni da Legionella si basa essenzialmente: sulla corretta progettazione e realizzazione degli impianti tecnologici che comportano un riscaldamento dell’acqua e/o la sua nebulizzazione (impianti a rischio). Sono considerati tali gli impianti idro-sanitari, gli impianti di condizionamento con umidificazione dell’aria ad acqua, gli impianti di raffreddamento a torri evaporative o a condensatori evaporativi, gli impianti che distribuiscono ed erogano acque termali, le piscine e le vasche idromassaggio sull’adozione di misure preventive (manutenzione e, all’occorrenza, disinfezione) atte a contrastare la moltiplicazione e la diffusione di Legionella negli impianti a rischio”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla