Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Sempre più alberi in alta quota per cambiamenti climatici

(2 Gennaio 2025)

Roma – L’analisi dei resti di alberi di migliaia di anni fa permettono di prevedere che nel prossimo futuro – a causa del cambiamento climatico – gli alberi inizieranno a crescere sempre più ad alta quota, invadendo spazi un tempo riservati ai ghiacciai con serie ripercussioni sugli ecosistemi montani. E’ quanto emerge da un nuovo studio guidato dal Northern Rocky Mountain Science Center, e pubblicato su PNAS. Nelle zone montuose la “linea degli alberi” – che segna un ideale confine tra le zone dove le condizioni climatiche permettono la crescita degli alberi e le zone invece coperte da poca o nessuna vegetazione – è fortemente influenzata dagli andamenti metereologici e da quelli dei ghiacciai. Gli autori del nuovo studio hanno ricostruito quasi 500 anni di fluttuazioni di temperatura e dinamiche delle linee degli alberi nel Grande Ecosistema di Yellowstone nordorientale, USA, tra 5.950 anni e 5.440 anni fa. Le loro analisi – basati sui resti di alberi congelati dell’epoca – suggeriscono che la linea degli alberi durante questo periodo è rimasta 180 metri più a monte della sua attuale elevazione fino a quando cambiamenti nella radiazione solare e nel vulcanismo hanno portato al ritrarsi della foresta e alla successiva espansione della copertura di ghiaccio. Dato che le temperature moderne hanno raggiunto o superato le temperature più elevate del periodo considerato dell’Olocene medio, gli autori ritengono che la linea degli alberi probabilmente comincerà a salire di nuovo man mano che la copertura di ghiaccio scompare. Secondo gli autori, la traiettoria e la velocità effettiva di questo fenomeno dipenderà molto anche da condizioni locali, come precipitazioni, incendi e malattie delle piante. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla