Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Scoperto meccanismo biologico per ridurre uso dei fertilizzanti

(15 Gennaio 2025)

Roma – Un meccanismo biologico rende le radici delle piante più accoglienti per i microbi del suolo. Se adeguatamente sfruttato permetterebbe di ottenere le stesse rese dalle colture, utilizzando meno fertilizzanti. È quanto sostiene un team di ricerca guidato dal John Innes Centre, che ha pubblicato i propri risultati su Nature. I ricercatori del gruppo della dottoressa Myriam Charpentier hanno scoperto una mutazione in un gene della leguminosa Medicago truncatula che riprogramma la capacità di segnalazione della pianta in modo da migliorare le collaborazioni con i batteri fissatori di azoto chiamati rizobi e con i funghi micorrizici arbuscolari (AMF) che forniscono fosforo alle radici. Questo tipo di collaborazione, nota come endosimbiosi, in cui un organismo esiste all’interno di un altro, consente alle piante di leguminose di recuperare i nutrienti dal terreno tramite i microbi, in cambio di zuccheri. Il team ha utilizzato approcci genetici per dimostrare che la stessa mutazione genetica nel grano aumenta la colonizzazione da parte di batteri fissatori di azoto e AMF. In più i risultati sono stati confermati anche per terreni nelle condizioni chimiche tipiche dei terreni agricoli. La scoperta apre le porte a un utilizzo inferiore di fertilizzanti in agricoltura, con riduzione dei costi e benefici ambientali considerevoli. “Le nostre scoperte – ha affermato la Charpenter – hanno un grande potenziale per far progredire l’agricoltura sostenibile. È inaspettato ed entusiasmante che la mutazione che abbiamo identificato migliori l’endosimbiosi nelle condizioni agricole, perché offre il potenziale per una produzione agricola sostenibile utilizzando endosimbionti insieme a un uso ridotto di fertilizzanti inorganici”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla