Roma – Grazie ad un sequenziamento avanzato dell’RNA, è stato possibile comprendere il meccanismo genetico che certe piante di soia utilizzano per resistere a diversi tipi di nematodi cistici della soia (SCN), aprendo le porte alla modifica genetica di altre colture per resistere ai parassiti senza bisogno di insetticidi. È quanto emerge da uno studio guidato dall’University of Tennessee e pubblicato su Molecular Plant-Microbe Interactions. Lo studio ha esplorato come determinate varietà di soia reagiscono a livello genetico quando esposte ai SCN. I ricercatori hanno studiato le alterazioni nell’espressione genica nelle radici di soia durante l’infezione da SCN. I risultati hanno rivelato che le piante resistenti aumentano l’attivazione dei geni coinvolti nelle risposte immunitarie, proteggendole efficacemente dai danni. Manipolando geni specifici che rendono le piante suscettibili o resistenti ai parassiti, i ricercatori hanno mirato a migliorare la resistenza in piante altrimenti vulnerabili. Una parte entusiasmante di questa ricerca è rivelare come le varietà di soia abbiano diverse risposte genetiche a vari tipi di nematodi cistici della soia. “Siamo entusiasti di scoprire come diverse linee di soia abbiano risposte genetiche distinte a questi parassiti microscopici”, hanno affermato i ricercatori “Questa ricerca non solo migliora la nostra comprensione dei meccanismi di difesa delle piante, ma apre anche nuove possibilità per l’allevamento di soia che sono naturalmente più resistenti alle infezioni da nematodi”. Gli impatti di questo studio sono di vasta portata. I SCN causano miliardi di dollari di perdite di raccolti in tutto il mondo ogni anno, minacciando la sicurezza alimentare e il progresso verso un’agricoltura sostenibile. Concentrandosi sui geni che controllano la resistenza, gli scienziati possono lavorare per allevare soia che resista naturalmente ai nematodi, riducendo la necessità di pesticidi chimici. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Dalla soia un metodo green per resistere ai parassiti
(27 Gennaio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla