Roma – Alti livelli di pesticidi sono presenti nel pelo di animale usato dagli uccelli per costruire i propri nidi, e in alcuni casi questi pesticidi hanno comportato la morte dei pulcini. È quanto emerge da un nuovo studio guidato dall’ Università del Sussex e pubblicato su Science of the Total Environment. Gli autori hanno rinvenuto le sostanze chimiche in questione, utilizzate come antipulci per cani e gatti, in tutti i nidi da loro studiati. Cannelle Tassin de Montaigu, autrice principale dello studio, ha affermato: “Nessun nido esaminato nel nostro studio era esente da insetticidi e questa significativa presenza di sostanze chimiche nocive potrebbe avere conseguenze devastanti sulle popolazioni di uccelli. La nostra ricerca dimostra che, in base alle sostanze chimiche rilevate, i farmaci veterinari contro pulci e zecche sono la fonte di contaminazione più probabile. Abbiamo intrapreso la nostra ricerca quando era sicuro farlo alla fine della stagione riproduttiva, quindi il problema potrebbe in effetti essere molto peggiore. Ciò solleva interrogativi sull’impatto ambientale dei farmaci veterinari e richiede una valutazione completa del rischio ambientale dei trattamenti veterinari”. I ricercatori hanno esaminato 103 nidi di cinciallegre (Parus major) e cinciarelle (Cyanistes caeruleus) che erano stati rivestiti con peli di animali scoprendo che il 100 per cento dei nidi conteneva fipronil, vietato nel Regno Unito e nell’UE per uso agricolo, e l’89 per cento conteneva imidacloprid, vietato nell’UE come prodotto fitosanitario nel 2018. Entrambi sono ancora ampiamente utilizzati nei trattamenti contro le pulci degli animali domestici. Gli scienziati hanno trovato un numero maggiore di uova non schiuse o di pulcini morti nei nidi in cui era più elevata l’incidenza degli insetticidi. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Alti livelli di pesticidi trovati perfino nei nidi degli uccelli
(27 Gennaio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla