Roma – E’ stata avviata una partnership pubblico-privata per sviluppare manioca, mais e patate ad alta resa, resistenti a parassiti e malattie a beneficio di oltre 500.000 famiglie agricole in Ruanda. L’iniziativa sarà coordinata dall’AATF e dal Rwanda Agriculture and Animal Resources Development Board (RAB) e includerà il Donald Danforth Plant Science Center , l’International Potato Center (CIP), la Michigan State University (MSU), la Bayer Company e l’International Maize and Wheat Improvement Centre (CIMMYT). Parlando a nome del Ministro per l’agricoltura e le risorse animali, il Dott. Telesphore Ndabamenye, Direttore generale del RAB, ha affermato che un approccio di partnership è fondamentale per il successo del progetto, in quanto garantirà che le principali parti interessate cooperino efficacemente per affrontare l’insicurezza alimentare in modo sostenibile. “Integrando i servizi di ricerca – ha affermato – possiamo dotare gli agricoltori degli strumenti e delle conoscenze necessari per aumentare la produttività e la resilienza delle colture”. Il dott. Canasius Kanangire, direttore esecutivo dell’AATF, ha osservato che le colture migliorate sviluppate tramite il progetto forniranno agli agricoltori ruandesi l’opportunità di accedere e piantare nuove varietà resistenti a malattie e insetti nocivi devastanti. “La natura distruttiva di malattie come la striatura bruna della manioca e la peronospora della patata, insieme a insetti nocivi come i trivellatori dello stelo, stanno negando agli agricoltori ruandesi il pieno beneficio di queste colture alimentari di base ampiamente coltivate”. La produzione di patate in Ruanda è limitata dalla malattia della peronospora, che si stima riduca le rese dal 13 al 60 percento, a seconda della stagione. “CIP e i partner – ha affermato la dott. ssa Dinah Borus, scienziata senior, responsabile delle operazioni CIP in Ruanda – hanno identificato almeno due varietà di patate pronte per essere distribuite in Ruanda dopo le prove di adattamento. Le varietà di patate biotech saranno testate in Ruanda per garantire una resistenza completa alla malattia della peronospora e saranno rilasciate dopo la revisione e l’approvazione da parte delle autorità di regolamentazione ruandesi”. La resa media nazionale di mais del Ruanda di 1,6 tonnellate per ettaro è ben al di sotto del potenziale del raccolto, portando il paese a spendere oltre 23 milioni di dollari all’anno per importare 100.000 tonnellate di mais in grani. Le rese possono essere aumentate con le varietà di mais migliorate che sono tolleranti alla siccità e resistenti agli insetti nocivi. “Un pool di varietà di mais resistenti agli insetti e tolleranti alla siccità – ha affermato il dott. Sylvester Oikeh, che guida lo sviluppo del mais biotecnologico presso l’AATF – è già stato testato per diverse zone di coltivazione in Ruanda. Saranno disponibili per gli agricoltori, in attesa di prove di adattamento e approvazione da parte degli enti regolatori”. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Africa, al via progetto per sviluppare mais e patate resistenti ai parassiti
(8 Gennaio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla