Valentina Di Paola

Gli squali elefante si scambiano morsi d’amore prima dell’accoppiamento

(14 Gennaio 2025)

Roma – Durante le fasi di corteggiamento, gli squali balena maschi, scientificamente noti come Rhincodon typus, possono inseguire e mordere le femmine. A documentarlo uno studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Marine Science, gli scienziati dell’Harry Butler Institute della Murdoch University, dell’Australian Institute of Marine Science e dell’Università dell’Australia Occidentale. Il team, guidato da Christine Barry e Mark Meekan, ha partecipato a diverse spedizioni, portate avanti nel mese di maggio dal 2009 al 2024 presso la barriera corallina di Ningaloo, patrimonio dell’umanità nella regione costiera nord-occidentale dell’Australia Occidentale. I ricercatori hanno osservato e registrato comportamenti di inseguimento e morso da parte di uno squalo balena maschio sessualmente maturo nei confronti di una femmina più piccola. “L’inseguimento e il morso – spiega Barry – sono comportamenti di copulazione molto comuni nei cartilaginei. Anche se l’interazione riportata non si è conclusa con l’accoppiamento, le osservazioni di questi atteggiamenti possono aiutarci a comprendere meglio questa sfuggente specie, considerata in pericolo di estinzinoe”. A Ningaloo Reef, così come in molti siti di aggregazione, i maschi sono numericamente superiori rispetto alle femmine, con un rapporto di una a tre. “Questa disparità – sottolinea Barry – potrebbe spiegare perché le femmine tendono a evitare i siti di aggregazione, cercando di ridurre i costi energetici legati al rifiuto delle attenzioni indesiderate”. Il lavoro, concludono gli autori, potrebbe contribuire alla definizione di strategie mirate di conservazione e ripopolamento della specie. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).