Valentina Di Paola

Gli esseri umani si sono adattati dopo aver lasciato l’Africa

(23 Gennaio 2025)

Roma – L’Homo sapiens potrebbe aver subito cambiamenti genetici adattativi a livello di gruppi sanguigni dopo aver lasciato l’Africa. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, condotto dagli scienziati dell’Aix Marseille Université. Il team, guidato da Stéphane Mazières, ha analizzato antichi campioni di sangue, mappando la diversità genetica dei gruppi sanguigni di 22 individui Homo sapiens e 14 Neanderthal dell’Eurasia vissuti tra 120 e 20 mila anni fa. Stando a quanto emerge dall’indagine, i nuovi alleli Rh (RHD e RHCE) potrebbero essere emersi dopo la migrazione dei sapiens dall’Africa, ma prima della loro diffusione in Eurasia. Secondo le evidenze scientifiche, i gruppi di Sapiens e Neanderthal si sono incrociati spesso nel corso del tempo negli ultimi 100mila anni. Comprendere i cambiamenti nei gruppi sanguigni è molto importante, spiegano gli esperti, per determinare i modelli di migrazione umana e dove si siano sviluppati cambiamenti genetici potenzialmente vantaggiosi. I ricercatori hanno utilizzato dati genetici raccolti da resti umani antichi per valutare se la diversità a livello di gruppo sanguigno dei Neanderthal fosse in qualche modo condivisa con le popolazioni sapiens nel Paleolitico superiore, tra 40 e 10 mila anni fa. I risultati evidenziano che i Neanderthal avevano alleli ancestrali simili a quelli riscontrati nelle popolazioni moderne dell’Africa subsahariana, mentre i primi sapiens dell’Eurasia sono associati a nuovi alleli Rh, non presenti nell’altro lignaggio. I dati, sostengono gli autori, suggeriscono che le due specie potrebbero essersi differenziate dopo la migrazione dall’Africa. Lo studio identifica anche tre alleli assenti negli esseri umani moderni, che potrebbero appartenere a una linea di H. sapiens la cui discendenza non ha contribuito alle attuali popolazioni eurasiatiche. In effetti, secondo le ricostruzioni del team, la popolazione di H. sapiens avrebbe raggiunto l’altopiano persiano, stabilendosi nella zona per almeno 15 mila anni, un arco di tempo sufficiente per sviluppare gli alleli Rh. Questi cambiamenti genetici, concludono gli autori, potrebbero aver fornito un vantaggio evolutivo alle popolazioni di H. sapiens esposte a pressioni selettive diverse rispetto alle popolazioni rimaste in Africa. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).