Sviluppato un sistema per predire gli attacchi delle locuste

Roma – Un sistema in grado di predire quando e dove arriveranno gli sciami di locuste così da prevenirne i danni devastanti alle colture: è quanto sviluppato da un team di ricercatori guidato dall’Università di Cambridge che ha pubblicato i propri risultati su PLOS Computational Biology. “Durante un’invasione di locuste del deserto – ha spiegato Renata Retkute, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze delle piante dell’Università di Cambridge e prima autrice dello studio – possiamo ora prevedere dove andranno gli sciami con diversi giorni di anticipo, così da poterli controllare”. Le locuste del deserto solitamente conducono una vita solitaria finché qualcosa, come delle forti piogge, non le spinge a spostarsi in massa, con conseguenze tremende per le colture. Uno sciame, infatti può arrivare a consumare tanto cibo in un giorno quanto ne servirebbe per sfamare 35.000 persone. Si ritiene che con il cambiamento climatico gli eventi scatenanti degli spostamenti in massa delle locuste aumenteranno, mettendo a serio rischio la sicurezza alimentare in particolare di molte regioni dell’Africa e dell’Asia. Gli autori hanno sviluppato il loro nuovo sistema predittivo, utilizzando dati sul meteo del Met Office del Regno Unito e modelli computazionali all’avanguardia dei movimenti degli insetti nell’aria. Sebbene si sia tentato di costruire modelli predittivi come questo anche in passato, questo è il primo che si è dimostrato in grado di prevedere in modo rapido e affidabile il comportamento degli sciami. Il nuovo modello in particolare è stato rigorosamente testato utilizzando dati reali di sorveglianza e meteorologici dell’ultima grande ondata di locuste. “La risposta all’ultima ondata di locuste – ha concluso la Retkute – è stata molto improvvisata e meno efficiente di quanto avrebbe potuto essere. Abbiamo creato un modello completo che può essere utilizzato la prossima volta per controllare questo parassita devastante”. (30Science.com)