Roma – Le tradizionali lavanderie all’aperto dell’India, note come dhobi ghat, stanno causando un disastro ambientale “silente” a causa dell’inquinamento da microfibre da esse prodotto. E’ quanto emerge da uno studio guidato dal National Institute of Technology Srinagar e pubblicato su Environmental Science and Pollution Research. Il crescente inquinamento da microfibre – ha affermato Irfan Khan, un ambientalista locale – è un disastro silenzioso che dobbiamo affrontare immediatamente”. Secondo i ricercatori, minuscole particelle sintetiche rilasciate dagli abiti durante il lavaggio stanno inquinando fiumi, laghi e altri bacini idrici in India. Secondo lo studio i dhobi ghat rilasciano oltre 3.200 microfibre per litro di acque reflue. La maggior parte di queste particelle proviene da tessuti sintetici come poliestere e nylon, che non sono biodegradabili. Una volta in acqua, queste microfibre danneggiano la vita acquatica e alla fine finiscono nella catena alimentare umana. Oltre alle microfibre, anche i detersivi chimici rappresentano un rischio enorme per la vita acquatica e la salute umana, dato che le acque reflue non trattate finiscono in molti fiumi. Per ridurre il problema gli autori dello studio propongono un approccio integrato che preveda l’uso di tecnologie di filtraggio avanzate ma anche il coinvolgimento degli operatori locali per evitare che misure drastiche sortiscano effetti sulla sostenibilità sociale. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla
India, un disastro ambientale “silente” causato dalle microfibre
(17 Dicembre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla