Gianmarco Pondrano d'Altavilla

UK, entro il 2050 una proprietà su quattro a rischio alluvione

(17 Dicembre 2024)

Roma – Circa otto milioni di proprietà in Inghilterra, ovvero una su quattro, potrebbero essere a rischio alluvioni entro il 2050, a causa del cambiamento climatico. E’ quanto emerge da un rapporto dell’Agenzia britannica per l’ambiente (EA). Julie Foley, direttrice della strategia sui rischi da alluvione presso l’EA ha dichiarato: “La frequenza e la gravità degli eventi alluvionali del tipo di quelli ai quali abbiamo assistito di recente diventeranno probabilmente sempre più problematiche”. Nella sua prima valutazione del possibile impatto del riscaldamento globale sulle alluvioni, l’EA ha messo in guardia dalle crescenti minacce derivanti da piogge più intense e dall’innalzamento dei livelli del mare. Il numero di proprietà a rischio potrebbe aumentare ulteriormente se si costruissero più case sulle pianure alluvionali, ma potrebbe diminuire se si migliorassero le difese contro le alluvioni. L’EA prende in considerazione le alluvioni provenienti da tre fonti principali: fiumi, mare e acque superficiali, quando le forti piogge sovraccaricano i sistemi di drenaggio. Definisce le proprietà come “a rischio” quando la probabilità annuale di inondazione è superiore a una su 1.000. Attualmente, l’EA afferma che 4,6 milioni di abitazioni e aziende sono a rischio alluvioni superficiali e Londra è la regione più colpita. Si tratta di un aumento del 43 per cento rispetto alla stima precedente, ma è dovuto quasi interamente al miglioramento dei set di dati e delle tecniche di modellazione informatica, piuttosto che a un aumento reale del rischio di alluvioni. Tuttavia, l’EA afferma che il cambiamento climatico potrebbe aumentare il numero di proprietà a rischio di alluvioni superficiali a circa 6,1 milioni entro la metà del secolo. Il rapporto evidenzia anche un rischio crescente di alluvioni causate da fiumi e mari: dagli attuali 2,4 milioni di proprietà a rischio si passerà a circa 3,1 milioni entro la metà del secolo. Particolarmente in pericolo sono le regioni delle East Midlands, lo Yorkshire e l’Humber e il sud-est dell’Inghilterra. Questo tipo di alluvione, causata dall’esondazione dei fiumi o dalle mareggiate che portano l’acqua del mare sulla costa, può essere particolarmente dannosa perché spesso provoca alluvioni più profonde. Gli inverni più umidi aumentano il rischio di alluvioni fluviali, mentre l’innalzamento del livello del mare rende più probabili le alluvioni costiere. I livelli globali del mare stanno aumentando principalmente a causa di una combinazione di ghiacciai e calotte glaciali che si sciolgono e del fatto che l’acqua più calda occupa più spazio. Si prevede che continueranno a salire per secoli a venire. Dal 1900, il livello medio del mare nel Regno Unito è già aumentato di quasi 20 cm, e gran parte di questo aumento si è verificato a partire dal 1990. Ciò ha anche effetti a catena sull’erosione costiera, ovvero lo spostamento di terra lungo le linee costiere dovuto all’azione delle onde. Il Regno Unito ha già alcune delle coste in più rapida erosione in Europa. Tuttavia, secondo l’EA, il cambiamento climatico potrebbe aumentare il numero di proprietà a rischio di sprofondare in mare fino a quasi 20.000 entro il 2100, anche se venissero attuati adeguati piani di gestione del litorale. Tra oggi e la metà del secolo ce ne sarebbero 3.500 in più..(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla