Roma – Oggi la Corte internazionale delle Nazioni Unite inizierà le udienze sull’obbligo giuridico dei paesi di combattere i cambiamenti climatici e sulle conseguenze per gli stati del loro contributo al riscaldamento globale. L’esito della questione potrebbe influenzare controversie legali in tutto il mondo. Vanuatu, uno dei piccoli stati insulari che hanno guidato gli sforzi per far sì che la Corte internazionale di giustizia fornisse un cosiddetto parere consultivo, sarà il primo di oltre cento stati e organizzazioni internazionali a essere sentito. Sebbene i pareri consultivi della corte non siano vincolanti, sono significativi dal punto di vista legale e politico. Gli esperti affermano che l’eventuale parere della corte sul cambiamento climatico e sulle sue conseguenze legali per gli Stati sarà probabilmente citato in cause legali sui cambiamenti climatici avviate nei tribunali di mezzo mondo dall’Europa all’America Latina e oltre. Le udienze iniziano una settimana dopo che le nazioni in via di sviluppo hanno denunciato come assolutamente inadeguato l’accordo raggiunto al vertice COP29, che prevede che i paesi ricchi forniscano 300 miliardi di dollari all’anno in finanziamenti per il clima entro il 2035, per aiutare le nazioni più povere a far fronte ai cambiamenti climatici. Ralph Regenvanu, inviato speciale di Vanuatu per i cambiamenti climatici e l’ambiente, ha affermato che è fondamentale eliminare gradualmente i combustibili fossili e stanziare più fondi per le nazioni più povere che sopportano il peso maggiore dei cambiamenti climatici, come la sua nazione nel Pacifico. “Vorremmo che le emissioni storiche cumulative che causano danni significativi al sistema climatico fossero dichiarate illegali”, ha detto Regenvanu alla Reuters. Oltre ai piccoli stati insulari e a numerosi paesi occidentali e in via di sviluppo, la corte ascolterà anche i due maggiori emettitori di gas serra al mondo, gli Stati Uniti e la Cina. Anche il gruppo produttore di petrolio OPEC esprimerà la propria opinione. Le udienze dureranno fino al 13 dicembre. Si prevede che il parere della corte verrà emesso nel 2025. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Corte internazionale: via a udienze su obblighi climatici degli Stati
(2 Dicembre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla