Valentina Arcovio

Copernicus, l’ultimo novembre è stato il secondo più caldo a livello globale

(9 Dicembre 2024)

Roma – Il novembre 2024 è stato il secondo novembre più caldo a livello globale, dopo novembre 2023. E’ quanto emerge dal bollettino del servizio Copernicus sui cambiamenti climatici (C3S), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea. Secondo Samantha Burgess, vicedirettrice del Copernicus Climate Change Service (C3S): “Con i dati Copernicus del penultimo mese dell’anno, possiamo ora confermare con quasi certezza che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato e il primo anno solare sopra 1,5°C. Ciò non significa che l’accordo di Parigi sia stato violato, ma significa che un’azione ambiziosa per il clima è più urgente che mai”. La maggior parte dei risultati del nuovo bollettino si basa sul set di dati di rianalisi ERA5 , che utilizza miliardi di misurazioni da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche in tutto il mondo. Sulla base di questi, è emerso che novembre 2024 ha avuto una temperatura media dell’aria in superficie ERA5 di 14,10 °C, 0,73 °C in più rispetto alla media di novembre del periodo 1991-2020. Novembre 2024 è stato di 1,62 °C superiore al livello preindustriale ed è stato il 16° mese di un periodo di 17 mesi in cui la temperatura media globale dell’aria in superficie ha superato di 1,5 °C i livelli preindustriali. L’anomalia della temperatura media globale da inizio anno (gennaio-novembre 2024) è di 0,72 °C superiore alla media 1991-2020, che è la più alta mai registrata per questo periodo e di 0,14 °C più calda rispetto allo stesso periodo del 2023. Per quel che riguarda in particolare l’Europa, la temperatura media sulla terraferma è stata di 5,14 °C, 0,78 °C in più rispetto alla media di novembre del periodo 1991-2020. Ad oggi Novembre 2015 è il novembre più caldo mai registrato, con 1,74 °C in più rispetto alla media. Le temperature sono state superiori alla media nella Russia settentrionale e nell’Europa nord-orientale e sud-occidentale, mentre sono state inferiori alla media nell’Europa sud-orientale. Al di fuori dell’Europa, le temperature sono state più elevate della media nel Canada orientale e nella zona centrale e orientale degli Stati Uniti, in gran parte del Messico, in Marocco, nell’Africa nordoccidentale, in Cina, in Pakistan, in gran parte della Siberia e in Australia. Le temperature sono state notevolmente inferiori alla media nella parte occidentale degli Stati Uniti, in alcune parti dell’Africa settentrionale, nell’estrema Russia orientale e nella maggior parte dell’Antartide. A livello globale, la temperatura media della superficie del mare (SST) per novembre 2024 tra 60°S e 60°N è stata di 20,58°C, il secondo valore più alto mai registrato per il mese e solo 0,13°C al di sotto di novembre 2023. Le temperature nel Pacifico equatoriale orientale e centrale erano inferiori alla media, il che indica un passaggio verso condizioni neutre o La Niña, ma le temperature superficiali del mare sull’oceano sono rimaste insolitamente elevate in molte regioni. Per quanto riguarda i dati idrologici, nel novembre 2024, la maggior parte dell’Europa occidentale e centrale ha registrato precipitazioni inferiori alla media. Precipitazioni superiori alla media hanno prevalso nell’Islanda occidentale, nel Regno Unito meridionale, nella Scandinavia settentrionale, nei Balcani meridionali e in Grecia, nella Spagna orientale e in gran parte dell’Europa orientale. Oltre all’Europa, condizioni più umide della media sono state osservate in molte regioni degli Stati Uniti, su gran parte dell’Australia e in vaste regioni del Sud America, attraverso l’Asia centrale fino alla Cina più orientale. I tifoni hanno spazzato il Pacifico occidentale, causando forti piogge e danni in particolare nelle Filippine. Condizioni più secche della media sono state osservate negli USA sud-occidentali, in Messico, Cile e Brasile, nel Corno d’Africa, nelle regioni dell’Asia centrale, nella Cina sud-orientale e nell’Africa meridionale. Diverse regioni del Nord e del Sud America hanno sperimentato la siccità. (30Science.com)

Valentina Arcovio