Roma – Il consumo di prodotti è cresciuto negli ultimi anni nei paesi europei, ma anche la durata di molti di questi stessi prodotti. E’ quanto emerge da un nuovo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA). “Buttare via continuamente prodotti – si legge nel rapporto – e comprarne di nuovi è diventata una caratteristica insostenibile del consumismo moderno. Lo smaltimento prematuro dei beni di consumo produce 261 milioni di tonnellate di emissioni equivalenti di CO2 , consuma 30 milioni di tonnellate di risorse e genera 35 milioni di tonnellate di rifiuti nell’UE ogni anno. Prolungare la durata di vita dei prodotti utilizzandoli per un periodo di tempo più lungo e più intensamente può aiutare a interrompere questo ciclo negativo e ridurre la domanda di nuovi prodotti”. Dal rapporto emerge che dal 2000 al 2022 il valore del consumo finale pro capite nell’UE è cresciuto del 21 per cento – dato corretto per tenere conto dell’inflazione -. Ciò è stato in parte determinato dalla spesa delle famiglie per elettrodomestici ed elettronici, che è più che triplicata durante quel periodo. Nel 2022 le famiglie europee hanno speso 25 volte di più per i telefoni cellulari rispetto al 2000. La famiglia europea media acquista un telefono cellulare ogni 2,5 anni. A fronte di questa curva dei consumi, alcuni prodotti però fanno registrare un aumento della vita media. Tra questi auto e elettrodomestici. L’ età media delle autovetture nell’UE è aumentata del 10 per cento dal 2013 al 2022. Nel 2013, l’età media delle autovetture era di 10,9 anni e nel 2022 era di 11,9 anni. Ci sono differenze regionali e la tendenza generale è che le autovetture abbiano un’età nell’Europa orientale che è in media di 10 anni più lunga rispetto a quelle nell’Europa occidentale. L’aumento dell’età media indica che le autovetture nell’UE rimangono in uso per periodi più lunghi prima di essere sostituite e quindi che la durata di vita delle autovetture sta migliorando. Tuttavia, questa tendenza non ha comportato una riduzione della domanda di auto nuove durante gli anni 2010. In effetti, le vendite di auto nuove nell’UE sono aumentate in modo significativo dal 2013 prima di crollare nel 2020, in parte a causa delle interruzioni della catena di approvvigionamento derivanti dalla pandemia da COVID-19. Il calo delle vendite di auto nuove è continuato dal 2020, con l’inflazione che probabilmente ha rappresentato un fattore limitante. Se si considerano altri trasporti su strada, l’età media degli autobus è di 10,8 anni, mentre per i camion è di 8,5 anni. Sia gli autobus che i camion hanno avuto età medie stabili dal 2013 al 2022. Per quel che riguarda gli elettrodomestici la durata di vita è aumentata di quasi il 2 per cento tra il 2019 e il 2023. Nello specifico, nel periodo considerato, la durata di vita degli elettrodomestici hi-tech è aumentata del 3 per cento all’anno, da 5 anni e 8 mesi (o 5,6 anni) a 6 anni e 5 mesi (6,4 anni), trainata da un aumento della durata di vita di smartphone e tablet. Per i piccoli elettrodomestici (ad esempio aspirapolvere, forni a microonde, ferri da stiro a vapore, robot da cucina, friggitrici e macchine per il caffè), si è registrato un aumento complessivo dell’1,2 per cento annuo. Le macchine per il caffè ad esempio durano in media quasi 6 anni e 6 mesi (o 6,5 anni), mentre gli aspirapolvere con filo rimangono operativi per 10 anni. I grandi elettrodomestici (ad esempio frigoriferi, lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie) hanno la durata di vita più lunga. Per questa categoria, la durata media della vita è aumentata dell’1,8 per cento all’anno, passando da 11 anni e 7 mesi (11,6 anni) nel 2019 a 12 anni e 5 mesi (12,5 anni) nel 2023. “Nel complesso – sottolinea il rapporto – i dati mostrano un piccolo miglioramento nella durata di vita degli elettrodomestici nel periodo in questione, ma anche che sono necessari maggiori sforzi per aumentarla, in particolare migliorando la capacità di riparare e aggiornare i prodotti”. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
AEA, si consumano più prodotti che durano di più
(17 Dicembre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla