Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Le acque inglesi sono sempre più inquinate

(2 Dicembre 2024)

Roma – In Inghilterra il numero di acque monitorate e classificate come scadenti e non idonee alla balneazione è più che raddoppiato, passando da 18 a 37, secondo quanto riportato dalla BBC. Dei 450 siti regolarmente sottoposti a test per rilevare la presenza di batteri negli scarichi fognari, solo il 92 per cento ha raggiunto gli standard minimi per la balneazione, in calo rispetto al1 96 per cento dell’anno scorso. L’Agenzia britannica per l’ambiente, che ha effettuato i test, afferma che queste cifre sono in parte dovute al fatto che quest’anno sono stati monitorati 27 nuovi siti, di cui 18 classificati come scarsi. Il governo di Sua Maestà ha definito le ultime cifre “inaccettabili”. Il ministro dell’Acqua Emma Hardy ha dato la colpa alle compagnie idriche inglesi e ha affermato che ciò sottolinea la necessità di una regolamentazione più severa. Il presidente dell’Agenzia per l’ambiente, Alan Lovell, ha affermato che i risultati sono stati ottenuti in un contesto di crescente domanda di siti di balneazione in tutto il Paese. “Sebbene la qualità complessiva delle acque di balneazione sia migliorata negli ultimi decenni grazie a investimenti mirati e a una regolamentazione rigorosa, i risultati odierni dimostrano che c’è ancora molto lavoro da fare, in particolare per adeguare le nostre acque di balneazione interne agli standard comuni”, ha affermato. I dati evidenziano una notevole differenza tra la qualità dei siti di balneazione sulla costa e nell’entroterra. Quest’anno il 95 per cento delle acque costiere ha soddisfatto gli standard minimi, rispetto a solo il 53 per cento di fiumi e laghi. L’Agenzia per l’ambiente afferma che ciò avviene perché l’acqua salata può agire come disinfettante naturale e il mare disperde naturalmente gli inquinanti più velocemente. Un portavoce di Water UK, che rappresenta il settore idrico, ha affermato che la qualità delle acque di balneazione inglesi è migliorata dagli anni ’90, ma che le aziende idriche hanno concordato che è necessario fare di più per ridurre gli scarichi fognari. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla