Gianmarco Pondrano d'Altavilla

La frequenza dei terremoti è legata ai cambiamenti climatici

(20 Dicembre 2024)

Roma – La frequenza dei terremoti è legata anche al cambiamento climatico. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Colorado State University (CSU) e pubblicato su Geology.

Gibson Peak nel bacino di drenaggio del North Crestone Creek è famoso per la sua sinclinale visibile, dove gli strati rocciosi formano una forma a U. I ricercatori della CSU hanno modellato l’estensione degli antichi ghiacciai in questo bacino per lo studio. Foto di Cece Hurtado
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Cece Hurtado

“Il cambiamento climatico – spiega la prima autrice Cece Hurtado – sta avvenendo a un ritmo notevolmente più veloce che mai. Lo vediamo nel rapido ritiro dei ghiacciai montani in Alaska, Himalaya e Alpi. In molte di queste regioni, ci sono anche tettoniche attive e questo lavoro dimostra che, poiché il cambiamento climatico altera i carichi di ghiaccio e acqua, le aree tettonicamente attive potrebbero vedere movimenti di faglia e terremoti più frequenti a causa di condizioni di stress in rapido cambiamento”. I geologi della CSU hanno analizzato le montagne Sangre de Cristo nel Colorado meridionale, una catena montuosa con una faglia attiva lungo il suo margine occidentale. I loro risultati indicano che la faglia era stata tenuta in posizione dal peso dei ghiacciai durante l’ultima era glaciale e, con lo scioglimento del ghiaccio, lo slittamento lungo la faglia è aumentato. Lo studio ha scoperto che i tassi di scorrimento delle faglie sono stati cinque volte più rapidi dall’ultima era glaciale rispetto al periodo in cui la catena era ricoperta di ghiacciai. Ciò suggerisce che l’attività sismica lungo una faglia aumenti con il ritiro dei ghiacciai. La ricerca – spiegano gli autori – contribuisce alla nostra comprensione di ciò che determina i terremoti, il che è importante per la valutazione del rischio. Le faglie in aree con ghiacciai in rapido ritiro o grandi masse d’acqua in evaporazione potrebbero dover essere monitorate per l’aumento dell’attività sismica. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla