Roma – Gli esemplari femminili di bufalo selvatico stringono rapporti di amicizia sulla base di tratti di personalità simili. Questo curioso risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista iScience, condotto dagli scienziati della City University di Hong Kong (CityUHK). Il team, guidato da Debottam Bhattacharjee, ha analizzato una popolazione unica di bufali selvatici sull’isola di Lantau a Hong Kong. Personalità sociali simili influenzano fortemente le amicizie negli esseri umani, ma sappiamo relativamente poco su come gli animali avviano queste relazioni. Nell’ambito dell’indagine, gli autori hanno scoperto che la stretta vicinanza spaziale funge da indicatore di amicizia sulla base di modelli predittivi di determinati tratti della personalità. “Il nostro lavoro – afferma Bhattacharjee – evidenzia che le amicizie tra bufali d’acqua possono formarsi tra individui con comportamenti simili. Queste scoperte offrono preziose intuizioni sull’evoluzione dei legami sociali”.
Le personalità e le relazioni sociali, spiegano gli esperti, possono svolgere un ruolo importante nel comprendere come i bufali utilizzino i propri habitat nelle varie stagioni in cui le risorse alimentari non sono sempre stabili. Il gruppo di ricerca ha scoperto che le bufale con personalità simili tendono a mostrare maggiori associazioni spaziali, ovvero trascorrono più tempo fisicamente vicine tra loro, durante attività come la ricerca di cibo, gli spostamenti collettivi e i momenti di riposo. Gli studiosi si sono concentrati sull’osservazione delle bufale femmine che trascorrevano più tempo in compagnia le une delle altre e che tendevano anche a mostrare tratti della personalità simili correlati a variabili comportamentali ripetibili, ovvero tensione sociale, vigilanza e dominanza generale. “Il modo in cui gli animali si avvicinavano e si evitavano a vicenda – spiega Alan McElligott, altra firma dell’articolo – veniva considerato tensione sociale. L’atteggiamento in cui gli esemplari si sedevano e si muovevano era etichettato come vicinanza, mentre la dominanza generale riguardava le risposte e le interazioni con gli altri membri della mandria. Questi tratti sono stati utilizzati per prevedere con certezza quanto tempo le bufale femmine avrebbero trascorso insieme, offrendo spunti su come si formano e si mantengono le amicizie. Studi precedenti dimostrano che le associazioni sociali e le amicizie sono positivamente associate a una serie di benefici per la salute, il benessere e la sopravvivenza. Inoltre, esistono sempre più evidenze che diverse specie formano amicizie stabili e durature simili a quelle umane. “Comprendere i comportamenti sociali negli animali sociali – conclude Kate Flay del Dipartimento di scienze cliniche veterinarie del CityUHK – può aiutarci a sviluppare strategie mirate per migliorare il benessere degli esemplari, favorendo il mantenimento di una salute ottimale dei branchi. Questo studio evidenzia la necessità di valutare più in dettaglio in che modo le relazioni sociali preferenziali o le amicizie influenzino le popolazioni di bufali selvatici e come quanto appreso possa essere applicato ai comportamenti di altri animali, in modo da mantenere e promuovere un approccio più sostenibile alla conservazione degli animali, specialmente per le specie minacciate”.(30Science.com)