Roma – Nelle Americhe, il rapporto tra uomini e cani potrebbe essere iniziato circa 12 mila anni fa, circa 2000 anni prima di quanto ipotizzato finora. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, condotto dagli scienziati dell’Università dell’Arizona e dell’Università dell’Alabama. Il team, guidato da François Lanoë, ha analizzato una tibia, l’osso della parte inferiore della gamba, di un esemplare di canide rinvenuto nel sito archeologico di Swan Point, in Alaska. I ricercatori hanno cercato di rispondere alle domande relative al rapporto tra i popoli indigeni delle Americhe e il modo in cui interagivano con i primi cani e lupi. “Le persone interessate al popolamento delle Americhe – afferma Lanoë – sono curiose di conoscere il legame di queste comunità con i cani e i lupi. La datazione al radiocarbonio ha rivelato che l’esemplare analizzato è deceduto circa 12 mila anni fa, verso la fine dell’era glaciale”. Un altro scavo nel sito vicino di Hollembaek Hill, condotto dai ricercatori nel giugno 2023, ha portato alla luce una mascella canina di 8.100 anni. Le analisi chimiche dei due reperti hanno mostrato contributi sostanziali da parte delle proteine del salmone, il che significa che l’animale aveva mangiato regolarmente pesce. Tale alimento non era comune per i cani nella zona del periodo, dato che si dedicavano a cacciare prede terrestri. “Siamo di fronte a una prova inconfutabile della stretta relazione con gli esseri umani – sottolinea Ben Potter, archeologo presso l’Università dell’Alaska Fairbanks – ora però abbiamo sollevato nuovi interrogativi, sulla natura di questa dipendenza e sulla definizione stessa di cane. Gli esemplari di Swan Point e Hollembaek Hill potrebbero essere troppo antichi per essere geneticamente imparentati con altre popolazioni canine note e più recenti, anche se dal punto di vista comportamentale sembrano simili ai cani, dato che mangiavano il salmone fornito dalle persone”. I ricercatori ipotizzano che questi animali erano lupi addomesticati piuttosto che veri e propri cani. “Saranno necessari ulteriori approfondimenti e nuovi indizi prima di definire le origini del legame uomo-cane – concludono gli autori – ma è davvero emozionante guardare i reperti storici così antichi e rendersi conto che, in qualche modo, i nostri amici a quattro zampe erano già con i nostri antenati”. (30Science.com)
Valentina Di Paola
In America il cane è il migliore amico dell’uomo da almeno 12 mila anni
(4 Dicembre 2024)
Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).