Valentina Di Paola

Per IA gran parte del mondo supererà i +3°C prima di quanto ipotizzato

(11 Dicembre 2024)

Roma –  Le soglie di riscaldamento regionali potrebbero essere raggiunte in tempi molto più rapidi rispetto a quanto ipotizzato in precedenza. A suggerirlo uno studio, pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters, condotto dagli scienziati della Colorado State University, della Stanford University e del Politecnico Federale di Zurigo. Il team, guidato da Elizabeth Barnes, Noah Diffenbaugh e Sonia Seneviratne, ha addestrato un modello di intelligenza artificiale con i dati di dieci modelli climatici globali, per valutare le probabilità di raggiungimento delle soglie di riscaldamento. I ricercatori hanno considerato le regioni terrestri come definite dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).

L’intelligenza artificiale prevede che la maggior parte del mondo vedrà le temperature aumentare a 3 °C molto più velocemente di quanto previsto in precedenza
Credito
Pubblicazione CCBY IOP

Stando a quanto emerge dall’indagine, 34 di queste aeree supereranno la soglia critica di 1,5°C di aumento delle temperature entro il 2040. Allo stesso tempo, 26 zone potrebbero superare i tre gradi entro il 2060, in netto anticipo rispetto a quanto ipotizzato precedentemente. Secondo l’Intelligenza artificiale, l’Asia meridionale, il Mediterraneo, l’Europa centrale e parti dell’Africa subsahariana raggiungeranno queste soglie più rapidamente, aggravando i rischi per gli ecosistemi e le comunità vulnerabili. Il gruppo di ricerca ha utilizzato un approccio di apprendimento che integra le conoscenze provenienti da più modelli climatici e osservazioni, per perfezionare le stime precedenti e fornire previsioni regionali più accurate. “Il nostro lavoro – afferma Barnes – sottolinea l’importanza di incorporare tecniche di intelligenza artificiale innovative come il trasferimento dell’apprendimento nella modellazione climatica per migliorare le previsioni regionali e fornire spunti concreti per i decisori politici, gli scienziati e le comunità di tutto il mondo”. “È importante concentrarsi non solo sugli aumenti della temperatura globale – aggiunge Diffenbaugh – ma anche sui cambiamenti specifici che si verificano in aree locali e regionali. Limitando il momento in cui verranno raggiunte le soglie di riscaldamento regionali, possiamo anticipare più chiaramente i tempi di impatti specifici sulla società e sugli ecosistemi. Sappiamo che il cambiamento climatico regionale può presentare vari gradi di incertezza, ed è fondamentale cercare di elaborare modelli precisi, in modo da sviluppare strategie mirate ed efficaci per mitigare gli effetti di queste dinamiche”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).