Roma – Le siccità della zona del Mediterraneo Orientale sarebbero strettamente legate alle temperature delle acque nel Nord Atlantico. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Columbia University e pubblicato su PNAS. Per la loro ricerca gli autori si sono rivolti al passato remoto della Terra. “Per comprendere meglio le attuali siccità – spiegano gli autori – abbiamo esaminato estesi periodi di aridità nel tardo Quaternario, nel Mediterraneo orientale (EM), indicati da sostanziali depositi di sale in un nucleo di sedimenti del Mar Morto che fornisce dati sugli ultimi 220 mila. Questi periodi di aridità si sono verificati durante i momenti interglaciali, quando la Terra era al perielio rispetto al sole”. I modelli climatici utilizzati dagli autori mostrano che quando la Terra allora era più vicina al Sole durante l’autunno boreale, il gradiente latitudinale della temperatura superficiale del Nord Atlantico in inverno si intensificava. In risposta, la corrente a getto sovrastante del Nord Atlantico alle medie latitudini e la traiettoria delle tempeste extratropicali si spostavano verso i poli mentre la pressione a livello del mare aumentava nelle zone subtropicali. Questi cambiamenti comportarono un indebolimento della rotta delle tempeste nel Mediterraneo e una diminuzione delle precipitazioni sull’intero bacino. Secondo gli autori la situazione potrebbe starsi ripresentando oggi. Per loro i risultati svelano un legame tra la risposta delle temperature della superficie del mare del Nord Atlantico e le precipitazioni nella regione del Mediterraneo e dimostrano che il legame è evidente sia in epoca antica che moderna..(30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Siccità sul Mediterraneo causate da acque calde dell’Atlantico
(11 Novembre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla