Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Bluetooth svela i segreti degli animali nelle zone urbane

(18 Novembre 2024)

Roma – La tecnologia Bluetooth può rivoluzionare il tracciamento degli animali nei contesti urbani trasformando tutti i nostri cellulari in sistemi di analisi al servizio della scienza. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Australian National University (ANU) e pubblicato su Methods in Ecology and Evolution. I metodi tradizionali di tracciamento degli animali sono spesso costosi e richiedono che gli animali che vengono dotati di sensori si trovino nelle vicinanze della tecnologia di tracciamento stessa così da permettere la raccolta dati. Per far fronte a questi problemi i ricercatori dell’ANU hanno realizzato dei sensori per gli animali che funzionano con il Bluetooth e i cui dati possono essere trasmessi tramite i comuni cellulari in modo automatico. L’autore principale dello studio ed ecologo dell’ANU, il professore Damien Farine, ha affermato che il nuovo dispositivo Bluetooth aiuta a superare le attuali sfide legate al tracciamento degli animali. “Utilizzando la rete globale dei telefoni cellulari personali, possiamo usare i nostri sensori Bluetooth per tracciare gli animali e per studiarne gli spostamenti, gli habitat e le reti sociali in città”. “Finora – continua – gli studi sul tracciamento degli animali hanno dovuto affrontare limitazioni tecnologiche, come costi elevati o la necessità che gli animali con i sensori rimangano vicino ai rilevatori, e questo nuovo dispositivo supera queste limitazioni. Funziona tramite telefoni cellulari, quindi quando le persone camminano vicino agli uccelli, captano il segnale del sensore e i loro telefoni caricano i dati sul cloud. Tutto ciò avviene automaticamente senza che vengano raccolte informazioni sui telefoni stessi, solo l’identità e la posizione del sensore. Gli animali possono avere risposte affascinanti agli habitat urbani e la capacità di monitorarli in modo economico e affidabile aiuterà a svelare molti segreti della nostra fauna”. Secondo i ricercatori dell’ANU, questi semplici ed economici sensori a Bluetooth possono fornire aggiornamenti regolari sulla posizione degli animali in aree con densità di popolazione medio-alta, con una durata della batteria da uno a due anni. (30Science.com)

 

Gianmarco Pondrano d'Altavilla