Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Fusione nucleare, Corea del Sud consegna pezzo essenziale del reattore ITER

(25 Novembre 2024)

Roma – La Corea del Sud ha completato e consegnato i settori del contenitore a vuoto del reattore a fusione nucleare ITER, un nuovo passo avanti verso questa tecnologia rivoluzionaria che promette energia quasi infinita senza scorie. E’ quanto è stato annunciato dal Consiglio nazionale coreano per la ricerca scientifica e tecnologica. La Corea del Sud è stata responsabile della produzione di 4 dei 9 settori che compongono il contenitore a vuoto ITER.

Il processo di assemblaggio del settore del recipiente da vuoto dell’ITER
Credito
Istituto coreano per l’energia da fusione (KFE)

A partire dalla consegna del primo settore nel 2020, la Corea del Sud ha ora completato tutti e quattro i settori, rispettando il suo impegno per questo importante progetto internazionale. Il recipiente a vuoto dell’ITER è un componente chiave che sostiene il plasma ad altissima temperatura richiesto per le reazioni di fusione nucleare. Questa grande struttura pesa 5.000 tonnellate ed è composta da 9 settori e 44 porte. Ogni settore del recipiente a vuoto è prodotto in quattro segmenti, che richiedono oltre 1,6 chilometri di saldatura per l’assemblaggio. Mantenere tolleranze precise inferiori a pochi millimetri assicura l’integrazione senza soluzione di continuità dei componenti interni, il che richiede tecnologie avanzate di formatura e saldatura. Queste sfide rendono il recipiente a vuoto uno dei componenti tecnicamente più complessi del progetto ITER. Inizialmente, la Corea del Sud era incaricata di produrre due settori del recipiente a vuoto in base al suo accordo con l’Organizzazione ITER. Tuttavia, nel 2016, è stato stipulato un accordo aggiuntivo per produrre altri due settori originariamente assegnati all’UE, portando la responsabilità totale della Corea del Sud a quattro settori. La Corea ha inoltre consegnato nei tempi previsti superconduttori, scudi termici e strumenti di assemblaggio all’ITER, contribuendo costantemente allo sviluppo delle tecnologie dei reattori a fusione e supportando gli sforzi per la realizzazione dell’energia da fusione. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla