Valentina Arcovio

Iss, diagnosi diabete per 5% adulti, 87% in trattamento

(13 Novembre 2024)

Roma – Poco meno del 5% della popolazione adulta di 18-69 anni ha riferito di avere una diagnosi di diabete nel nostro paese nel biennio 2022-2023. La prevalenza di diabetici cresce con l’età: tra gli under50 anni è il 2% e sfiora il 9% fra i 50-69enni. Sono i dati della sorveglianza Passi 2022-2023 rilasciati in occasione della giornata mondiale del diabete che si celebra il 14 novembre e che quest’anno ha per tema il benessere dei pazienti al centro della cura. Il diabete è più frequente fra gli uomini che fra le donne: 5,3% e 4,4% rispettivamente, nelle fasce di popolazione socio-economicamente più svantaggiate per istruzione o condizioni economiche: sfiora il 16% fra chi non ha alcun titolo di studio o al massimo la licenza elementare, e raggiunge l’9% fra le persone con molte difficoltà economiche. Non emerge un ampio gradiente geografico, ma le prevalenze più alte di malattia si osservano in alcune regioni del Sud-Italia. In generale la prevalenza delle persone con diabete è stabile dal 2008. Ma dall’analisi stratificata per età si nota una riduzione statisticamente significativa per la classe dei 50-69enni e un incremento, anche se contenuto, per le classi più giovani. “Il diabete – spiega l’Iss – è fortemente associato ad altri fattori di rischio cardiovascolari come l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, l’eccesso di peso e la sedentarietà, segni che risultano molto più frequenti tra chi ha una diagnosi di diabete: il 49% di loro riferisce una diagnosi di ipertensione (contro il 17% fra le persone senza diagnosi di diabete); il 42% riferisce una diagnosi di ipercolesterolemia (contro il 17% fra chi non ha il diabete); il 70% riferisce di essere in eccesso ponderale (IMC ≥ 25 contro il 42% fra le persone senza diagnosi di diabete) e solo il 45% di loro sta seguendo una dieta per cercare di perdere peso; il 48% delle persone con diabete è completamente sedentario (il 34% tra le persone senza diagnosi di diabete); il 22% fuma (lo fa il 25% fra chi non ha una diagnosi di diabete). Dal 2011 Passi raccoglie le informazioni sul monitoraggio metabolico e la terapia di persone con diabete e dai dati risulta che circa di un terzo dei pazienti diabetici riferisce di essere seguito esclusivamente dal centro diabetologico (32%), ancor meno solo dal proprio medico di medicina generale (26%), e poco più di un terzo da entrambi (36%). Pochi dichiarano di essere seguiti da altri specialisti (3%) e meno di 2 su 100 riferiscono di non essere seguiti da nessuno. Quasi il 67% di tutte le persone che dichiarano di avere il diabete ha effettuato il controllo dell’emoglobina glicata nei 12 mesi precedenti l’intervista. L’87% delle persone con diabete dichiara di essere sotto trattamento farmacologico per il controllo del diabete, la gran parte (78%) con ipoglicemizzanti orali e circa 1 paziente su 3 ricorre all’insulina. (30Science.com)

Valentina Arcovio