Roma – Un modello che può essere utilizzato per prevedere quali sarebbero le esigenze di accumulo di energia di una nazione, e in particolare dell’Italia, se dovesse passare interamente a fonti di energia rinnovabili. E’ quanto sviluppato da un team di ricerca guidato dal Politecnico di Torino, che ha pubblicato i propri risultati sul Journal of Energy Storage. “Abbiamo focalizzato questo studio sul sistema energetico italiano perché ha sofferto in modo significativo negli ultimi anni, in ragione delle difficoltà nell’ottenere gas naturale a prezzi accessibili a causa dell’invasione russa dell’Ucraina”, afferma Anderson de Queiroz, coautore del lavoro e professore di ingegneria civile, edile e ambientale presso la North Carolina State University. “Ciò ha sollevato interrogativi su come l’Italia possa rendere più robusto il suo sistema energetico. Il nostro obiettivo qui era sviluppare un modello che ci avrebbe consentito di determinare quali sarebbero state le esigenze di stoccaggio energetico dell’Italia se si fosse allontanata completamente dai combustibili fossili e avesse soddisfatto le sue richieste di elettricità con risorse rinnovabili”. L’accumulo di energia è un elemento fondamentale di questo puzzle perché le fonti di energia rinnovabili, come quella solare o eolica, non producono energia sempre alla stessa velocità. Ad esempio, è necessario essere in grado di immagazzinare l’energia generata dall’energia solare in modo da poterla utilizzare di notte, quando il sole non splende. Per comprendere meglio le esigenze di accumulo di energia di un sistema energetico, i ricercatori hanno modificato un modello di ottimizzazione esistente chiamato Temoa. Nello specifico, i ricercatori hanno modificato il modello per tenere conto di come la produzione di energia rinnovabile cambierebbe durante i diversi momenti della giornata e dell’anno. Ad esempio, ci sarebbe una maggiore produzione di energia solare durante l’estate, quando le giornate sono più lunghe, ma l’energia solare diminuirebbe comunque durante la notte. I ricercatori hanno anche tenuto conto dei cambiamenti nel consumo di energia nei diversi momenti della giornata e durante le diverse stagioni. Ad esempio, il consumo di energia potrebbe aumentare durante i caldi pomeriggi estivi se le persone utilizzano i condizionatori d’aria. Catturare queste fluttuazioni giornaliere e stagionali nella produzione di energia rinnovabile e nel consumo di energia ha permesso ai ricercatori di creare un modello più dettagliato del sistema energetico, che ha permesso loro di rispondere meglio alle domande sulle esigenze di accumulo di energia del sistema. Quanta energia rinnovabile potrebbe essere reindirizzata all’accumulo? Quanta energia sarebbe necessaria per soddisfare le richieste? “Il nostro modello modificato chiarisce che aumentare la capacità di stoccaggio dell’energia è fondamentale per decarbonizzare il settore energetico italiano, ma offre anche alcune intuizioni dettagliate”, afferma de Queiroz. “Ad esempio, il modello suggerisce che l’Italia deve essere in grado di immagazzinare circa il 10 per cento della sua generazione di elettricità in dispositivi di stoccaggio di energia a breve termine”. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Modello calcola stoccaggio necessario per passare alle rinnovabili
(2 Ottobre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla