USA, aiuti energetici favoriscono il nord che ne ha meno bisogno

Roma – I programmi federali USA di sostegno energetico favoriscono gli stati del Nord che ne hanno meno bisogno rispetto a quelli del sud a causa di algoritmi di decisione pubblica oramai obsoleti. E’ quanto emerge da uno studio guidato dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) e pubblicato su Science Advances. Gli autori hanno sviluppato un nuovo approccio per la distribuzione degli aiuti energetici che ha permesso di rivalutare le necessità a livello nazionale. “È importante aggiornare l’assegnazione dei finanziamenti per l’assistenza per adattarla meglio ai luoghi in cui gli oneri energetici sono più elevati negli Stati Uniti per affrontare la povertà energetica in futuro”, scrivono i ricercatori. La US Energy Information Administration segnala che quasi un terzo delle famiglie statunitensi soffre di povertà energetica, ovvero l’incapacità di permettersi il riscaldamento o l’aria condizionata per mantenere una temperatura interna sicura. Tuttavia, la maggior parte dell’assistenza federale si basa su formule calcolate quasi 40 anni fa. Grazie a questi algoritmi ormai obsoleti, i modelli di finanziamento regionali sono rimasti sostanzialmente statici per 4 decenni, anche se gli eventi meteorologici estremi sono aumentati in frequenza e gli oneri energetici associati sono aumentati. Gli autori del nuovo studio hanno utilizzato dati sociodemografici e geografici da indagini dell’Energy Information Administration e da censimenti nazionali raccolti nel 2015 e nel 2020. Hanno confrontato queste informazioni con i registri federali del Low Income Home Energy Assistance Program (LIHEAP). Nel complesso, i risultati hanno mostrato che le famiglie negli stati del sud necessitano di più risorse LIHEAP, ma l’allocazione di tali risorse va più frequentemente agli stati del nord e del nord-est. Il team ha quindi utilizzato il loro metodo per generare algoritmi aggiornati e migliorati per valutare le attuali esigenze di carico energetico. “Esortiamo i decisori politici a rivedere l’allocazione dei fondi per adattarla meglio alla distribuzione dell’assistenza necessaria in tutto il paese”, sottolineano gli autori. (30Science.com)