Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Una volta superati limiti climatici difficile tornare indietro

(9 Ottobre 2024)

Roma – La crescente accettazione a livello globale della possibilità di sforare per un certo periodo il limite 1,5 gradi Celsius di riscaldamento fissato come obiettivo dall’accordo di Parigi, immaginando che sarà poi possibile tornare agilmente a condizioni climatiche più controllate, è una prospettiva errate e molto preoccupante. Questo secondo gli autori di un nuovo paper guidato dall’International Institute of Applied Systems Analysis e pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature. Lo studio indica che invertire il riscaldamento globale a seguito di un superamento del limite climatico potrebbe essere molto difficile nei tempi previsti oggi da alcuni. Invece, limitare l’aumento delle temperature globali è probabilmente la strategia più efficace per mitigare i cambiamenti climatici. L’accordo di Parigi ha stabilito un riscaldamento di 1,5°C oltre le temperature preindustriali come limite ottimistico a lungo termine per l’aumento della temperatura globale. È stato proposto che il superamento temporaneo di questo obiettivo, ì e quindi l’inversione del successivo riscaldamento al di sotto di 1,5 °C potrebbe essere possibile (anche se ciò potrebbe dipendere dallo sviluppo di tecnologie di cattura del carbonio). Tuttavia, gli impatti dei superamenti del limite di Parigi sui cambiamenti climatici sono controversi. Gli autori del nuovo studio hanno generato simulazioni modellistiche dei percorsi di superamento del limite climatico e di stabilizzazione del clima a lungo termine. Hanno scoperto che il rischio di cambiamenti climatici globali e regionali differisce tra gli scenari in cui si verificano o meno superamenti. Gli autori suggeriscono che il calo della temperatura dopo un superamento potrebbe non essere realizzabile, o che comunque potrebbe essere molto più difficile del previsto, a causa della possibile amplificazione del riscaldamento derivante da forti feedback del sistema Terra, che potrebbe provocare un riscaldamento a lungo termine. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla