Roma – Una “mappa spaziale del mare” progettata per illustrare gli stili di pesca adattivi di 266 comunità di pescatori: questo quanto elaborato da un team di ricerca guidato dal Wellesley College che ha pubblicato i propri risultati sull’ ICES Journal of Marine Science. La mappa fornisce informazioni dettagliate e ad alta risoluzione su come le singole comunità possono modificare i loro modelli di pesca in risposta al cambiamento climatico. Tali informazioni a livello di comunità sono fondamentali per comprendere quali comunità potrebbero essere più vulnerabili o resilienti ai cambiamenti nella distribuzione delle specie che pescano. Il cambiamento climatico sta modificando il paesaggio marino in molti modi. L’acqua sta cambiando, diventando più acidificata, per esempio. Le specie si stanno trasferendo per adattarsi alle temperature mutevoli dell’acqua. E l’oceano viene utilizzato in modi nuovi e diversi, per esempio per le turbine eoliche oceaniche. “Questi cambiamenti possono mettere alla prova le comunità di pescatori che dipendono dalle risorse marine”, afferma Rebecca Selden professoressa di Scienze biologiche a Wellesley e a guida della ricerca. “Molte comunità hanno diversificato ciò che catturano o dove pescano per far fronte ai cambiamenti nei luoghi in cui si trovano i pesci”. Ma troppo spesso non comprendiamo come si stanno adattando comunità specifiche. “Dobbiamo capire cosa funziona in luoghi diversi”, osserva Selden. Per comprendere meglio come si stanno adattando le singole comunità, Selden ha contribuito a sviluppare un database Communities at Sea (CaS) che collega i modelli di pesca storici in mare alle comunità portuali. Ciò consente a ricercatori e decisori politici di valutare quantitativamente la flessibilità delle catture, il cambio di catture e la mobilità delle zone di pesca delle comunità di pescatori nel nord-est degli Stati Uniti. Il “paesaggio marino spaziale” risultante creato da Selden fornisce importanti informazioni a livello di comunità, fondamentali per identificare quali comunità di pescatori sono meno in grado di cambiare ciò che catturano e dove pescano. Queste informazioni aiuteranno a dare priorità agli sforzi per ridurre le barriere alla diversificazione, sviluppare nuovi mercati e creare politiche che consentano ai pescatori di adattarsi con successo alle mutevoli condizioni oceaniche, osserva Selden. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Una mappa indica ai pescatori come operare in modo sostenibile
(24 Ottobre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla