Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Svizzera e Sud Africa insieme per gestione rifiuti elettronici

(9 Ottobre 2024)

Roma – Con il supporto dell’Empa, i laboratori svizzeri per la scienza dei materiali e la tecnologia, il Sud Africa ha avviato un programma per una più integrata gestione dei rifiuti elettronici. il Dipartimento sudafricano per le foreste, la pesca e l’ambiente ha pubblicato, per la prima volta, una strategia completa per la gestione dei rifiuti elettronici. Una base importante per questa strategia è stata fornita dal programma Sustainable Recycling Industries (SRI) finanziato dalla Segreteria di Stato svizzera per gli affari economici (SECO). Nell’ambito del programma SRI, Empa e il World Resources Forum (WRF) collaborano con team di diversi paesi in via di sviluppo e di recente industrializzazione, tra cui il Sudafrica, per migliorare il riciclo dei rifiuti elettronici in questi paesi. L’obiettivo è sia quello di creare il quadro giuridico necessario sia quello di impartire know-how tecnico. “Grazie alla collaborazione con Empa e WRF, i nostri paesi partner beneficiano di comprovate conoscenze specialistiche”, afferma Philipp Ischer, responsabile del programma presso SECO. Secondo l’esperto, ciò ha un effetto molto positivo sullo sviluppo delle basi giuridiche per il riciclo e sulla formulazione delle norme e degli standard pertinenti. “Una delle nostre attività nell’ambito del programma SRI, ad esempio, è la formazione di revisori che verificano la qualità dei processi di gestione dei rifiuti elettronici presso le aziende di riciclo”, afferma Manuele Capelli, ricercatore nel laboratorio Tecnologia e società di Empa, che gestisce il programma insieme a WRF. Il riciclo delle batterie è un esempio delle sfide specifiche del Sudafrica nella gestione dei rifiuti elettronici. La rete elettrica del paese è instabile; interruzioni di corrente di un’ora sono all’ordine del giorno da anni. “Come maggiore produttore di elettricità della regione, il Sudafrica non ha un modo semplice per importare elettricità”, spiega Capelli. Per questo motivo, molte famiglie benestanti si affidano al proprio impianto solare con accumulo di batterie, con il risultato di grandi quantità di batterie usate nel tempo. “Le batterie sono una forma particolarmente pericolosa di rifiuti elettronici. Possono causare incendi se conservate in modo errato e non adeguatamente monitorate”, afferma Capelli. Grazie alla loro esperienza con il riciclo e il riutilizzo delle batterie, i ricercatori dell’Empa stanno trasferendo un know-how utile ai loro partner locali. (30Science.com)

 

Gianmarco Pondrano d'Altavilla