Roma – I parassiti invasivi delle colture spinti dal cambiamento climatico rimangono un importante “collo di bottiglia” per la produttività agricola e la sicurezza alimentare nel Sud Sudan secondo una nuova ricerca guidata dalla no-profi CABI pubblicata sulla rivista CABI Agriculture and Bioscience . Gli autori sostengono che il rafforzamento del sistema fitosanitario nel Paese ha un potenziale considerevole per contribuire a ridurre le perdite di raccolto causate da parassiti come lo Spodoptera frugiperda. Hanno scoperto, dopo aver raccolto dati da 960 piccoli agricoltori, che c’è nel Paese africano uno scarso accesso ai servizi fitosanitari. E’ presente anche un’elevata dipendenza dalle ONG e dalle agenzie delle Nazioni Unite per la fornitura di servizi fitosanitari, indicando una lacuna nelle iniziative guidate dal governo. Fernadis Makale , uno degli autori della ricerca ha affermato: “I risultati dimostrano una relazione complessa tra servizi fitosanitari e pratiche agricole e variazioni regionali nell’accesso ai servizi e alle risorse fitosanitari. Hanno implicazioni cruciali per il sistema fitosanitario nel Sud Sudan, che richiede migliore accessibilità al servizio, coinvolgimento del governo nei sistemi fitosanitari, rafforzamento dei quadri normativi e politici e inclusività nella fornitura di servizi”. Dott. Willis Ochilo, coautore della ricerca ha affermato: “Sebbene i dati sulle perdite di rendimento dovute agli effetti negativi del cambiamento climatico nel Sudan del Sud siano scarsi, l’87 per cento della popolazione totale del Paese soffre di insicurezza alimentare da moderata a grave, causata principalmente dagli effetti sovrapposti degli shock indotti dal clima. Tra questi rientrano insetti nocivi, malattie, inondazioni e siccità, nonché conflitti politici e sociali”. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Sud Sudan, agricoltura minata da parassiti e climate change
(18 Ottobre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla