Gianmarco Pondrano d'Altavilla

I ceci possono essere alimento anti climate change

(17 Ottobre 2024)

Roma – I ceci sono una pianta leguminosa resistente alla siccità con un alto contenuto proteico, adatta come coltivazione resistente al cambiamento climatico. E’ quanto emerge da uno studio guidato da Wolfram Weckwerth dell’Università di Vienna e pubblicato su The Plant Biotechnology. Lunghi periodi di stress da siccità sono diventati una realtà anche nell’Europa centrale a causa del cambiamento climatico, una grave minaccia per la produttività delle piante, i raccolti e quindi la sicurezza alimentare. Allo stesso tempo, c’è un declino nell’uso della diversità genetica delle piante e il sistema alimentare globale è diventato sempre più uniforme. Mentre ci sono circa 7.000 colture commestibili, due terzi della produzione alimentare globale si basa su appena nove specie di colture. “Questa ristretta base genetica può avere diverse conseguenze negative, come una maggiore suscettibilità delle piante a malattie e parassiti, una ridotta resistenza a fattori come siccità e cambiamenti climatici e una maggiore fragilità economica”, spiega il biologo molecolare Wolfram Weckwerth dell’Università di Vienna. “Mantenere un’adeguata diversità genetica e vegetale è fondamentale per l’agricoltura, che deve adattarsi alle future condizioni mutevoli. Con il nostro nuovo studio, abbiamo compiuto un passo importante in questa direzione e abbiamo considerato i ceci come un importante alimento del futuro”, afferma Weckwerth. . Il team di ricerca internazionale guidato da Wolfram Weckwerth ha studiato le variazioni naturali di diversi genotipi di ceci e la loro resistenza allo stress da siccità e ha ottenuto risultati promettenti. Il team è riuscito a coltivare molte diverse varietà di ceci in condizioni di stress da siccità in un esperimento sul campo in una regione della città di Vienna, dimostrando che i ceci sono un’ottima pianta leguminosa alternativa con un alto contenuto proteico che può integrare i sistemi di coltivazione dei cereali nelle aree urbane. “Le diverse varietà e tipologie selvatiche mostrano meccanismi molto diversi per gestire lo stress persistente della siccità. Questa variabilità genetica naturale è particolarmente importante per resistere al cambiamento climatico e garantire la sopravvivenza della pianta”, afferma Weckwerth. “Nel nostro studio, abbiamo utilizzato un indice di suscettibilità allo stress (SSI) per valutare gli effetti dello stress da siccità sulla resa. Ciò ci ha consentito di identificare i genotipi che hanno prestazioni migliori e peggiori in condizioni di stress. I nostri risultati sono cruciali per la selezione dei genotipi per l’allevamento di ceci resistenti alla siccità”, spiega Palak Chaturvedi dell’Università di Vienna, autore principale dello studio. Il team ha utilizzato intelligenza artificiale, statistiche multivariate e modelli per identificare marcatori e meccanismi per una migliore resilienza allo stress da siccità. “Con il loro alto contenuto proteico e la loro resistenza alla siccità, i legumi come i ceci sono un alimento del futuro. Un altro vantaggio è che una maggiore percentuale di legumi nei sistemi agricoli di un paese migliora l’efficienza complessiva dell’uso dell’azoto, il che rende anche l’agricoltura più sostenibile”, riassume Weckwerth. (30Science.com)

 

Gianmarco Pondrano d'Altavilla