Roma – Un nuovo database genetico per favorire il ripristino degli habitat marini e aumentarne la resilienza. E’ quanto sviluppato da un team di studiosi guidati dalla Flinders University e dalla University of Western Australia (UWA), che ha pubblicato i propri risultati su Communications Biology. Il database chiamato Reef Adapt sfrutta i dati genetici di diverse specie marine, tra cui i principali coralli costruttori di barriere coralline e le alghe che ne formano l’habitat, ma con possibilità di estensione ad altri taxa, per mappare le aree che probabilmente ospitano popolazioni adattate alle condizioni ambientali attuali e future. L’innovativa piattaforma web è progettata per l’inclusione rapida di dati genetici, biofisici e ambientali nella pianificazione di iniziative di ripristino marino e di conservazione assistita. Lo strumento fornisce agli utenti mappe che identificano aree con popolazioni adatte ai loro specifici siti di ripristino in base agli scenari climatici attuali e futuri. La piattaforma ospiterà inizialmente dati per 27 specie raccolte da 420 località campione in tutto il mondo. Gli utenti saranno anche in grado di caricare i propri dati sul sito, supportando ulteriormente la conservazione di altre specie e aree. La dottoressa Georgina Wood , borsista dell’Australian Research Council Early Career Industry Fellow presso la Flinders University e ricercatrice associata presso l’UWA, afferma che gli sforzi globali per ripristinare gli ecosistemi si stanno intensificando, tra cui la recente adozione da parte della Convenzione sulla diversità biologica del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework , che mira a ripristinare efficacemente il 30 per cento degli ecosistemi degradati entro il 2030. “Insieme all’aumento della scala dei progetti di ripristino marino, è necessario garantire che le pratiche di ripristino siano al passo con le ultime conoscenze scientifiche disponibili, incluso l’uso di informazioni genomiche all’avanguardia per prendere decisioni informate su dove reperire il materiale di ripristino”, afferma il ricercatore Dr. Wood.(30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Strumento di dati genetici difende la biodiversità marina
(31 Ottobre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla