Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Nuovo prodotto rende le verdure più resistenti alla siccità

(15 Ottobre 2024)

Roma – Una lattuga e dei broccoli maggiormente resistenti ai periodi di siccità, che si stanno sempre più presentando in relazione al riscaldamento globale. E’ quanto ottenuto da un team di ricerca guidato dall’Università Politecnica di Valencia (UPV), che ha pubblicato i propri risultati sul Journal of Integrative Plant Biology. Gli autori hanno sviluppato un prodotto a base di quattro estratti naturali di diverse piante e alghe che stimola la resistenza della lattuga e dei broccoli alla salinità e alla siccità, un problema crescente nell’agricoltura mediterranea. Il prodotto, denominato CalBio, può essere utilizzato sia nell’agricoltura convenzionale che in quella biologica, poiché non contiene prodotti chimici di sintesi e pertanto è conforme alla normativa. La ricerca dimostra che l’applicazione di questo prodotto (particelle solide e granulari) nel sistema di irrigazione aumenta la resa del raccolto ma soprattutto su terreni salini. La sostanza applicata alla pianta induce la produzione di ormoni vegetali chiamati “citochinine”, che inducono la pianta ad aumentare le sue difese in terreni agricoli con elevata salinità. José Miguel Mulet, coordinatore dello studio, sottolinea che “poiché si tratta di prodotti di origine naturale, il processo di approvazione è più semplice perché sono considerati biostimolanti, quindi il trasferimento di questi risultati agli agricoltori sarà molto più rapido e semplice. Inoltre, l’efficacia di CalBio è comprovata e il suo meccanismo molecolare è noto, il che non è il caso di molti prodotti attualmente sul mercato. Abbiamo anche scoperto che il prodotto è più efficace se utilizzato in combinazione con microrganismi che si trovano naturalmente nelle radici delle piante. Si tratta di batteri della famiglia PGPB, batteri promotori della crescita delle piante. Questi microrganismi vivono nel terreno e formano una simbiosi con le radici delle piante. Lo studio dimostra che i batteri appartengono al ceppo Bacillus megaterium “, spiega Mulet.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla