Roma – Le ondate combinate di forte calore e siccità stanno cambiando il suolo in giro per il mondo ed è necessario comprendere approfonditamente questo processo se si spera di ridurne gli effetti. E’ quanto emerge da uno studio guidato dall’Accademia Cinese delle Scienze e pubblicato su PNAS. L’ultimo decennio, in particolare l’ultimo anno, ha visto un calore senza precedenti, che minaccia gli ecosistemi nel suolo. Valutare l’impatto della siccità e delle ondate di caldo sui suoli globali utilizzando variabili meteorologiche come le precipitazioni e la temperatura dell’aria potrebbe essere inadeguato, date le differenze significative tra la temperatura del suolo e quella dell’aria.
Ecco che gli autori del nuovo studio hanno deciso di cambiare punto di vista: “Introduciamo – spiegano – il concetto di ondate combinate di calore-siccità del suolo (SCDHW) per fornire una valutazione più obiettiva degli stress idrici e termici nei suoli globali. La nostra analisi rivela che l’intensità e il tasso di crescita degli eventi globali di SCDHW sono sostanzialmente maggiori e accelerano più rapidamente di quanto precedentemente stimato da una prospettiva meteorologica. Mostriamo che l’emisfero meridionale è stato sottoposto a SCDHW di lunga durata, mentre le alte latitudini settentrionali affrontano SCDHW più intensi”. Nello specifico i ricercatori hanno scoperto che la frequenza, la durata, l’intensità di picco e la gravità degli effetti delle ondate di calore e siccità composte nei suoli sono aumentate a livello globale tra il 1980 e il 2023 e sono aggravate dalle condizioni di El Niño nonché dal degrado delle foreste e dalla conversione delle zone umide in terreni coltivabili. (30Science.com)