Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Domanda di energia data center europei triplicherà entro il 2030

(24 Ottobre 2024)

Roma – Secondo un rapporto di McKinsey, si prevede che il consumo energetico dei data center europei quasi triplicherà entro il 2030 e ciò richiederà un forte aumento della fornitura di elettricità, principalmente da fonti a basse emissioni di carbonio, nonché l’ammodernamento delle infrastrutture di rete. Gli investimenti nei data center sono aumentati negli ultimi due anni, con l’aumento della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale (IA). Ciò ha sollevato interrogativi su come i paesi possano soddisfare l’aumento previsto della domanda di elettricità che il crescente numero di enormi data center creerà. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, gran parte della crescita dei data center avverrà negli Stati Uniti, ma anche altre economie come la Cina e l’Europa registreranno un aumento dell’installazione di data center nei prossimi anni. In Europa (Unione Europea, Norvegia, Svizzera e Gran Bretagna) si prevede che la domanda complessiva di carico IT per i data center della regione crescerà fino a circa 35 gigawatt (GW) entro il 2030, dagli attuali 10 GW, secondo il rapporto McKinsey. Sulla base dell’attuale tasso di adozione, si prevede che il consumo energetico dei data center europei quasi triplicherà, passando da circa 62 TWh a oltre 150 terawattora (TWh) entro la fine del decennio. Si prevede che nei prossimi sei anni i data center rappresenteranno circa il 5 per cento del consumo totale europeo, rispetto al 2 per cento circa attuale. Per soddisfare la domanda di data center saranno necessari almeno 250-300 miliardi di dollari di investimenti nelle infrastrutture dei data center, esclusa la capacità di generazione di energia, aggiunge il rapporto. “Per soddisfare la domanda (dell’aumento dell’elettricità) sarà necessario un notevole incremento dell’offerta di elettricità; un cambiamento notevole per l’Europa, dove la domanda aggregata di energia è rimasta relativamente stagnante dal 2007”, si legge nel rapporto McKinsey. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla