Valentina Di Paola

Anche le piante si potrebbero essere vaccinate

(15 Ottobre 2024)

Roma – La vaccinazione delle piante potrebbe ridurre l’uso di pesticidi e garantire le scorte alimentari globali. Questa interessante prospettiva emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Science, condotto dagli scienziati dell’Università di Neuchâtel. Il team, guidato da Brigitte Mauch-Mani, ha esplorato il potenziale della resistenza indotta, un meccanismo che potrebbe innescare il sistema immunitario delle specie vegetali, per allenare le piante a reagire meglio a potenziali fonti di stress. Con il mondo in costante cambiamento, spiegano gli esperti, i pesticidi hanno favorito la crescita e la resistenza delle piante, ma possono provocare effetti collaterali sull’organismo umano, ed è pertanto necessario individuare strategie alternative più sicure per garantire la sopravvivenza delle specie. “Sebbene la resistenza indotta sia stata studiata per decenni – osserva Mauch-Mani – il suo sfruttamento nella protezione delle colture ha iniziato a prendere piede solo di recente. Siamo a favore di un approccio olistico alla protezione delle colture, che combina più strategie per fornire soluzioni su misura. La resistenza indotta è al centro di un intervento così integrato”. La resistenza indotta può assumere diverse forme, spiegano gli studiosi, ma la più nota e diffusa è il priming di difesa.

Questo meccanismo si verifica quando una pianta subisce uno stress, il che promuove dei meccanismi che poi si attivano nuovamente in caso di un’altra minaccia. Curiosamente, questo priming sembra durare così a lungo che può apparire nella generazione successiva, trasmesso tramite meccanismi epigenetici. Tuttavia, la resistenza indotta di solito non offre una protezione completa, per cui deve essere combinata con altre misure e deve essere calibrata per garantire che non lasci una pianta esposta ad altre minacce e non comprometta la crescita facendo sì che la pianta assegni troppe risorse alla difesa. “La resistenza indotta – spiega ancora Mauch-Mani – rappresenta il risultato di una complessa rete di percorsi di sviluppo e ambientali nella pianta. Lo sfruttamento sicuro ed efficiente di questo meccanismo quindi non è così semplice come l’introgressione di un singolo gene o l’applicazione di un pesticida. Sarà necessario valutare caso per caso le condizioni di crescita ottimali, il germoplasma delle colture e le pratiche agricole. Una volta implementata, la resistenza indotta potrebbe portare a benefici per la salute e qualità nutrizionali migliorate. Potremmo anche garantire una protezione delle colture molto più duratura”. “Crediamo fermamente che la ricerca in questo campo sarà fondamentale per la transizione verso una fornitura alimentare realmente sostenibile – conclude – tuttavia, c’è un urgente bisogno di una migliore comunicazione tra la ricerca focalizzata sulla scoperta e altri stakeholder che hanno l’esperienza per tradurre la scoperta in applicazione. È compito dei governi creare un ambiente di ricerca che consenta uno scambio di conoscenze tra scienziati, decisori politici e industria”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).