Roma – Un semplice esame del sangue potrebbe aiutare i medici a identificare le donne in fase di travaglio che rischiano di sviluppare preeclampsia, una delle principali cause di morte materna. Questo incoraggiante risultato emerge da uno studio, presentato durante il congresso annuale Anesthesiology ® 2024, condotto dagli scienziati della Icahn School of Medicine al Mount Sinai di New York. Il team, guidato da Lucy Shang, ha analizzato le cartelle cliniche di 2.629 donne che hanno partorito tra il 2018 e il 2024. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), tra il cinque e il dieci per cento delle donne in gravidanza sviluppa preeclampsia, una condizione associata a ipertensione improvvisa e livelli anomali di proteine nelle urine. L’etnia nera comporta inoltre un rischio del 60 per cento più elevato rispetto a quanto osservato nelle madri caucasiche. Nel caso in cui si verifichi questa problematica, intervenire tempestivamente permette di proteggere in modo più efficace la mamma e il feto. La preeclampsia può svilupparsi già dalla 20a settimana di gestazione, spiegano gli esperti, ma in questo lavoro gli autori si sono concentrati sui casi che si manifestano durante il travaglio. I ricercatori hanno scoperto che il rapporto tra fibrinogeno e albumina, due proteine nel sangue, può essere indicativo del rischio di sviluppare la condizione. In particolare, spiegano gli studiosi, il fibrinogeno è coinvolto nella coagulazione del sangue e nell’infiammazione, mentre l’albumina aiuta a mantenere l’equilibrio dei liquidi e trasporta ormoni, vitamine ed enzimi in tutto il corpo. Nell’ambito del lavoro, sono state identificate 584 donne con preeclampsia associata a sintomi lievi e 226 con manifestazioni gravi. I dati raccolti hanno permesso al gruppo di ricerca di stabilire la relazione tra i valori delle due proteine e il rischio di preeclampsia. “Il nostro studio – spiega Shang – evidenzia un potenziale strumento predittivo che potrebbe fornire a medici, anestesisti e ostetrici un modo efficace e rapido per valutare il rischio che una donna in travaglio sviluppi preeclampsia”. “Sono necessarie ulteriori ricerche – conclude – per determinare l’intervallo esatto di valori considerati preoccupanti. I prossimi approfondimenti potrebbero portare all’implementazione della misura di questi parametri durante il travaglio come strumento predittivo per l’identificazione precoce della preeclampsia”. (30Science.com)
Valentina Di Paola
Nuovo test sangue per la preeclampsia nelle donne in travaglio
(21 Ottobre 2024)
Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).