Roma – “Qualsiasi intervento si metta in pratica ora non darà frutti a breve termine. Proprio per questo è necessario agire in fretta, affinché sia possa invertire questo consolidato trend di denatalità almeno nel lungo termine”. Così Caterina Masé, vicepresidente della FNOPO, la Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica, commenta i dati del Report Istat sulla natalità e fecondità della popolazione residente nel 2023. “Il documentoindica un chiaro record al ribasso delle nascite in Italia nel 2023, con un calo di 3,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Una diminuzione che, stando ai dati preliminari del 2024, sta proseguendo anche durante l’anno in corso. La professione Ostetrica potrebbe offrire un valido contributo per invertire la rotta, soprattutto attraverso l’implementazione dell’Ostetrica/o di famiglia e di comunità”, aggiunge la vicepresidente della FNOPO. “L’Ostetrica/o di famiglia e di comunità, infatti, è in grado di offrire un sostegno alle donne sin dall’adolescenza, prima preservandone la fertilità, poi assicurandogli un’esperienza positiva sia in gestazione che durante il parto. In tal modo le donne non solo desidereranno un secondo figlio con maggiore probabilità, ma – conclude Masé – godranno anche di una condizione di salute favorevole al concepimento”. (30Science.com)
Valentina Arcovio
Masé (Fnopo): ostetrici sul territorio per invertire denatalità
(22 Ottobre 2024)
Valentina Arcovio