Roma – “L’annuncio odierno del premio Nobel per la Chimica 2024 assegnato a David Baker, Demis Hassabis e John Jumper sarà accolto con grande entusiasmo dalla grande comunità degli amanti delle proteine, come me. Le proteine sono meravigliose nanomacchine che controllano ogni singolo aspetto dell’assemblaggio e del funzionamento di una cellula”. Lo ha spiegato Alessandro Vannini, ricercatore e direttore del Centro di biologia strutturale di Human Technopole (HT), istituto per le scienze della vita nel cuore di MIND – Milano Innovation Discrict, in merito all’assegnazione del premio Nobel 2024 per la Chimica a David Baker, Demis Hassabis e John Jumper per i loro studi sull’architettura delle proteine. “Sfruttando nuovi modelli di intelligenza artificiale – ha aggiunto – Demis e John hanno risolto l’annoso problema di predirre le strutture delle proteine solo a partire dalla loro sequenza”. “David, indipendentemente da Demis e John, ha anche sviluppato modelli per la predizione della struttura delle proteine e ha dato una spinta ulteriore a questo campo, utilizzando questi nuovi modelli di intelligenza artificiale per generare nuove proteine con funzioni inedite attraverso la loro progettazione. È un momento incredibilmente eccitante per essere un biologo strutturale dal momento che, grazie anche a tecniche sperimentali come la crio-EM, possiamo comprendere il funzionamento interno delle nostre cellule al più preciso livello di dettaglio sia in stato di salute che malattia. La possibilità di progettare proteine con strutture e funzioni nuove, che nemmeno tre miliardi di anni di evoluzione hanno esplorato, promette di essere uno strumento rivoluzionario per le scoperte scientifiche, così come anche per gli approcci biotecnologici e terapeutici”.(30Science.com)