Roma – Gli Stati Uniti hanno spedito in Africa un record di 6,1 milioni di tonnellate di carbone termico, utilizzato principalmente per la produzione di energia e nelle caldaie industriali, durante i primi otto mesi del 2024, come mostrano i dati di tracciamento delle navi di Kpler. Tale cifra è superiore dell’83 per cento rispetto agli stessi mesi del 2023 e ha fatto sì che gli Stati Uniti siano stati il principale fornitore di carbone termico dell’Africa nel 2024, rappresentando una quota record del 64 per cento delle importazioni totali di carbone termico africano. Insieme agli 11,1 milioni di tonnellate di esportazioni verso l’Asia, il principale mercato statunitense per il carbone, le spedizioni verso l’Africa hanno contribuito a far salire le esportazioni totali di carbone degli Stati Uniti al terzo livello più alto mai registrato nei primi otto mesi dell’anno. Le esportazioni di carbone statunitensi ancora elevate aumentano il rischio di reazioni negative da parte dei sostenitori internazionali del clima, che si aspettano che gli Stati Uniti svolgano un ruolo guida negli sforzi per limitare la vendita e l’uso del carbone. Secondo Kpler, le importazioni totali di carbone termico da parte dei paesi africani sono state pari a 9,48 milioni di tonnellate da gennaio ad agosto. Tale cifra è in calo dello 0,5 per cento rispetto agli stessi mesi del 2023, ma è la terza più alta mai registrata nel continente e sottolinea il ruolo dell’Africa come mercato chiave per gli esportatori di carbone. Negli ultimi due anni, le importazioni dell’Africa sono aumentate del 12 per cento e l’Africa è l’unica grande regione, insieme all’Asia, a registrare un aumento delle importazioni di carbone termico dal 2022. Nello stesso arco di tempo le importazioni in Europa, Nord America e Oceania sono tutte diminuite di almeno il 20 per cento. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
USA: livelli record di spedizioni di carbone in Africa
(18 Settembre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla