Roma – Un nuovo metodo per produrre carburante per aerei sostenibile da scarti agricoli a base di lignina: è quanto sviluppato da un team di ricercatori guidato dalla Washington State University (WSU) che ha pubblicato i propri risultati su Fuel Processing Technology. Gli autori hanno ottenuto un processo continuo che converte direttamente i polimeri di lignina, uno dei principali componenti delle cellule vegetali, in una forma di carburante per aerei. “Il nostro risultato avvicina questa tecnologia all’uso nel mondo reale, fornendo dati che ci consentono di valutare meglio la sua fattibilità per l’aviazione commerciale”, ha affermato lo scienziato capo Bin Yang, professore presso il Dipartimento di ingegneria dei sistemi biologici della WSU. La lignina è una classe di molecole strutturali che rendono le piante resistenti e legnose. È ricavata dai residui del mais (gambi, pannocchie e foglie rimasti dopo il raccolto) e da altri sottoprodotti agricoli. Il team ha sviluppato un processo chiamato “depolimerizzazione e idrodeossigenazione simultanee”, che scompone il polimero di lignina e allo stesso tempo rimuove l’ossigeno per creare carburante per jet a base di lignina. Nella loro struttura di Richland, gli scienziati hanno introdotto il polimero di lignina disciolto in un reattore di idrotrattamento continuo per produrre il carburante. Il consumo globale di carburante per l’aviazione ha raggiunto il massimo storico di quasi 100 miliardi di galloni nel 2019 e si prevede che la domanda aumenterà nei prossimi decenni. I carburanti per l’aviazione sostenibili derivati da biomassa vegetale potrebbero aiutare a ridurre al minimo l’impronta di carbonio dell’aviazione, ridurre le scie di condensazione e raggiungere gli obiettivi internazionali di neutralità carbonica. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Una nuova procedura trasforma i rifiuti in carburante sostenibile per l’aviazione
(30 Settembre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla