Roma – Individuato il meccanismo che porta alla degradazione delle batterie. E’ questo il risultato che emerge da uno studio guidato dall’ Università del Colorado Boulder, pubblicato su Science. La loro scoperta potrebbe aiutare gli scienziati a sviluppare batterie migliori, che consentirebbero ai veicoli elettrici di percorrere più strada e durare più a lungo, e al contempo promuovere tecnologie di accumulo di energia che accelererebbero la transizione verso l’energia pulita. “Stiamo contribuendo a far progredire le batterie agli ioni di litio scoprendo i processi a livello molecolare coinvolti nella loro degradazione”, ha affermato Michael Toney, autore corrispondente del documento e professore presso il Dipartimento di Ingegneria chimica e biologica. “Avere una batteria migliore è molto importante per spostare la nostra infrastruttura energetica dai combustibili fossili a fonti di energia più rinnovabili”. In precedenza, gli scienziati pensavano che le batterie si autoscaricassero perché non tutti gli ioni di litio tornano all’anodo durante la carica, riducendo il numero di ioni carichi disponibili per formare la corrente e fornire energia. Utilizzando l’Advanced Photon Source, una potente macchina a raggi X, presso l’Argonne National Laboratory del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti in Illinois, il team di ricerca ha scoperto che le molecole di idrogeno dall’elettrolita della batteria si spostavano verso il catodo e occupavano i punti a cui normalmente si legano gli ioni di litio. Di conseguenza, gli ioni di litio hanno meno punti sul catodo a cui legarsi, indebolendo la corrente elettrica e diminuendo la capacità della batteria.(30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Scoperto cosa porta alla degradazione delle batterie
(12 Settembre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla