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Sempre più persone subiranno gli effetti dei cambiamenti climatici nei prossimi 20 anni

(9 Settembre 2024)

Roma – Il 70 per cento della popolazione mondiale potrebbe sperimentare rapidi tassi di cambiamento nelle temperature e negli eventi di precipitazioni estreme nei prossimi due decenni. Questo allarmante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Geoscience, condotto dagli scienziati del Centro CICERO per la ricerca internazionale sul clima. Il team, guidato da Carley Iles, ha esaminato vari scenari sulla base della modellazione dei dati su precipitazioni ed eventi climatici estremi. Stando a quanto emerge dall’indagine, se verranno implementate forti misure di mitigazione per ridurre le emissioni di gas serra, solo il 20 per cento della popolazione mondiale potrebbe subire le conseguenze più gravi. Il continuo riscaldamento climatico, spiegano gli esperti, è associato a una serie di impatti gravi e dannosi sugli ecosistemi e gli abitanti del pianeta. La situazione, secondo i modelli attuali, potrà solo peggiorare in futuro. Ricerche precedenti si sono concentrate sulla portata prevista delle alterazioni negli eventi meteorologici estremi e hanno prestato meno attenzione al tasso di cambiamento. Per comprendere l’estensione dei possibili danni, il gruppo di ricerca ha esaminato i tassi di variazione previsti negli estremi di temperatura e precipitazioni nei prossimi due decenni utilizzando grandi insiemi di simulazioni di modelli climatici. Secondo quanto emerge dall’indagine, in uno scenario di emissioni elevate, il 70 per cento della popolazione mondiale, in particolare gran parte delle zone tropicali e subtropicali, potrebbe sperimentare alti tassi di variazione negli estremi di temperatura nei prossimi due decenni. Le stime per gli scenari più ottimistiche, invece, prevedono un rischio solo per il 20 per cento della popolazione mondiale. I ricercatori sottolineano che la maggior parte del pianeta potrebbe osservare tendenze nei cambiamenti di temperatura che era improbabile si verificassero nel periodo preindustriale. Anche nelle alte latitudini settentrionali, nell’Asia meridionale e orientale e nell’Africa equatoriale potrebbero verificarsi cambiamenti repentini nelle precipitazioni. Questi risultati, concludono gli scienziati, evidenziano la necessità di adottare misure di mitigazione e strategie di adattamento per limitare i rischi associati al cambiamento climatico che potrebbero verificarsi nei prossimi 20 anni. (30Science.com)

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