Roma – Un recente studio pubblicato su Nature Physics ha rivelato che un’esplosione di raggi X generata da un’esplosione nucleare potrebbe essere sufficiente a deviare un asteroide in rotta di collisione con la Terra. I risultati dell’esperimento, condotto da Nathan Moore e colleghi del Sandia National Laboratories, rappresentano una prima dimostrazione diretta dell’efficacia di questa tecnica. L’esperimento ha simulato cosa accadrebbe se una bomba nucleare venisse detonata vicino a un asteroide. Mentre studi precedenti si erano concentrati sull’onda d’urto della bomba, il team di Moore ha scoperto che la grande quantità di raggi X prodotta dall’esplosione avrebbe un impatto maggiore nel cambiare la traiettoria di un asteroide.Utilizzando la Z machine di Sandia, il team ha generato raggi X e li ha diretti verso due asteroidi fittizi delle dimensioni di chicchi di caffè, realizzati in quarzo e silice. Quando i raggi X hanno colpito, hanno “tagliato” il supporto degli asteroidi, permettendo loro di cadere liberamente e consentendo l’osservazione dell’effetto dei raggi X in condizioni simili a quelle dello spazio.I risultati hanno mostrato che i campioni di quarzo e silice sono stati accelerati rispettivamente a 69,5 e 70,3 metri al secondo prima di essere vaporizzati. Questa accelerazione è stata causata dai raggi X che vaporizzavano la superficie degli asteroidi, creando una spinta mentre il gas si espandeva.Moore ha affermato che questa tecnica potrebbe essere scalata per affrontare asteroidi molto più grandi, fino a circa 4 chilometri di diametro. Questo approccio è particolarmente interessante per gli asteroidi più grandi con un breve tempo di preavviso. Al contrario, metodi come l’impatto diretto con una navetta spaziale potrebbero non avere abbastanza energia per deviare asteroidi di grandi dimensioni.Mary Burkey del Lawrence Livermore National Laboratory ha descritto lo studio come uno dei primi tentativi significativi di ricreare sulla Terra le condizioni per deviare un asteroide attraverso esplosioni nucleari. Il team spera di effettuare ulteriori test sperimentali per affinare l’efficacia della tecnica e, in futuro, potrebbe essere possibile testarla su un vero asteroide.Questi risultati offrono nuove prospettive sulla difesa planetaria, suggerendo che l’uso dei raggi X potrebbe rappresentare una strategia promettente per proteggere la Terra da potenziali minacce asteroidali.(30Science.com)
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La “nuclearizzazione” di un asteroide potrebbe salvare la Terra
(25 Settembre 2024)
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