Roma – Il Consiglio europeo della ricerca (ERC) ha annunciato l’assegnazione di 494 Starting Grant a giovani scienziati e studiosi in tutta Europa. Il finanziamento, per un totale di quasi 780 milioni di euro, supporta la ricerca d’avanguardia in un’ampia gamma di settori, dalle scienze della vita e dalla fisica alle scienze sociali e umanistiche. Aiuterà i ricercatori all’inizio della loro carriera a lanciare i propri progetti, formare i propri team e perseguire le idee più promettenti.
Iliana Ivanova, Commissaria per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, ha affermato: “La Commissione europea è orgogliosa di supportare la curiosità e la passione dei nostri talenti agli inizi della carriera nell’ambito del nostro programma Horizon Europe. I nuovi vincitori degli ERC Starting Grants mirano ad approfondire la nostra comprensione del mondo. La loro creatività è fondamentale per trovare soluzioni ad alcune delle sfide sociali più urgenti. In questo bando, sono felice di vedere una delle più alte percentuali di beneficiarie donne fino ad oggi, una tendenza che spero continuerà. Congratulazioni a tutti!”
La presidente del Consiglio europeo della ricerca, la prof.ssa Maria Leptin , ha affermato: “Dare potere ai ricercatori all’inizio della loro carriera è al centro della missione dell’ERC. Sono particolarmente lieto di dare nuovamente il benvenuto ai ricercatori del Regno Unito all’ERC. Ci sono mancati molto negli ultimi anni. Con cinquanta sovvenzioni assegnate a ricercatori con sede nel Regno Unito, questo afflusso è positivo per la comunità di ricerca nel suo complesso”.
Le nuove sovvenzioni ERC sosterranno la ricerca d’avanguardia in un’ampia gamma di settori, dalle scienze della vita e scienze fisiche alle scienze sociali e umanistiche. Il finanziamento fa parte del programma Horizon Europe dell’UE.
Uno scienziato sociale nella Repubblica Ceca analizza il ruolo cruciale dell’opinione pubblica nelle alleanze militari; un biochimico nel Regno Unito approfondisce il modo in cui i virus cambiano per infettare le cellule; un ricercatore in Germania esplora come i robot possono imparare a svolgere compiti simili a quelli umani nel mondo reale; un altro scienziato in Spagna esamina se le tecniche laser avanzate possono aiutarci a prevenire gli incendi; e uno psicologo nei Paesi Bassi indaga sulla (dis)informazione che raggiunge gli adolescenti.
Questa è solo una parte della ricerca che verrà condotta dai nuovi beneficiari.
I candidati selezionati hanno proposto di ospitare i loro progetti presso università e centri di ricerca in 24 Stati membri dell’UE e paesi associati, tra cui Germania (98 sovvenzioni), Paesi Bassi (51), Regno Unito (50) e Francia (49). Provengono dall’Europa e da oltreoceano, con 51 nazionalità rappresentate, in particolare tedeschi (94 ricercatori), italiani (61), francesi (44) e spagnoli (36).(30Science.com)
